Il Milan ha speso tanto e incassato poco durante la sessione di calciomercato estivo 2024. Un dato allarmante.
La partenza stagionale del Milan con Paulo Fonseca come nuovo allenatore non ha certamente soddisfatto i tifosi rossoneri. Due punti in tre partite, ma soprattutto 6 gol subiti che hanno immediatamente fatto scattare l’allarme per una squadra ancora troppo impreparata e leggera in fase difensiva.
Sotto accusa c’è anche il mercato estivo effettuato e guidato da Zlatan Ibrahimovic, ormai plenipotenziario all’interno della società rossonera. Il Milan ha chiuso per l’acquisto di quattro calciatori di livello internazionale più il prestito di Tammy Abraham per una stagione. Operazioni che però finora hanno convinto solo parzialmente.
Tutta colpa della partenza negativa in campionato, in particolare per il pari interno con il Torino e la sconfitta con il Parma in trasferta. Sono inevitabilmente arrivate le prime grosse critiche al Milan ed alle scelte del club, soprattutto per le spese estive non così determinanti. A peggiorare la considerazione di tutto ciò è lo status del bilancio attuale del Milan, che mostra persino un peggioramento.
Saldo negativo per il mercato Milan. E la rosa costa troppo
Il saldo del calciomercato 2024 del Milan appare negativo. Infatti il club rossonero, di solito virtuoso, non è riuscito a racimolare più di quanto ha investito. I conti parlano di una spesa totale di 71,7 milioni di euro: gli acquisti di Emerson Royal, Fofana, Pavlovic e Morata, più il riscatto a titolo definitivo del giovane terzino Alex Jimenez.
Tolta la cessione definitiva di De Ketelaere, passato a tutti gli effetti all’Atalanta per 22 milioni, il Milan in uscita ha completato soltanto operazioni minori o low-cost, tra cui molti prestiti onerosi o gratuiti. L’incasso totale per la sessione supera di poco i 33 milioni, ciò significa che il club rossonero ha un disavanzo di circa 39 milioni sul mercato.
Lo scorso anno invece la sola cessione di Sandro Tonali al Newcastle per quasi 70 milioni di euro complessivi ripagò la maggior parte degli innesti estivi. Un’operazione inizialmente molto criticata dalla piazza rossonera, ma rivelatasi poi azzeccata, sia per la plusvalenza fatta, sia per la questione legata alla sua ludopatia.
Non solo un mercato sbilanciato tra acquisti e cessioni. Il Milan pecca anche di un aumento del costo generale della rosa. Secondo il reporto di Calcioefinanza.it, le spese interne sono aumentate di circa 20 milioni di euro rispetto alla scorsa stagione, passando da 155,2 milioni circa a 175,1 milioni di euro (+12,9%).
L’impatto a bilancio dei giocatori, prendendo in esame stipendi lordi, quota ammortamento ed eventuali costi accessori, è dunque ben più pesante rispetto al recente passato.