Il Milan ha ancora un paio di problemi da risolvere. Il punto della situazione dopo il calciomercato chiuso
Il calciomercato italiano si è chiuso solo qualche giorno fa, lo scorso 30 agosto alle ore 24.00. Stop alle trattative, con qualche problema rimasto irrisolto.
Come scritto, nei giorni scorsi, la deadline del Milan era fissata a ieri a mezzanotte. Il Diavolo, infatti, qualora avesse deciso di acquistare un nuovo giocatore tra gli svincolati, lo avrebbe fatto anche per iscriverlo in Champions League. Cosa che adesso non è più possibile. Difficile se non impossibile, dunque, immaginare un Adrien Rabiot in maglia rossonera. Dovrà tornare a correre e sudare per il Milan, invece, Ismael Bennacer, regolarmente presente sia in Serie A che in Europa.
Ormai una sua partenza è completamente da escludere visto il numero ridotto di interpreti a centrocampo. E’ complicato, estremamente complicato, ma non impossibile, invece l’addio di Luka Jovic, che in Champions League non ci sarà certamente (è lui l’escluso di Paulo Fonseca). In realtà solo un mercato appare attrattivo per l’attaccante serbo ed è quello turco, che chiude i battenti solamente il prossimo 13 settembre.
Inevitabilmente è da lì che il Diavolo spera possa arrivare qualche offerta che convinca sia Fode Ballo-Toure che Divock Origi a lasciare il club rossonero in questa sessione di calciomercato. Il rischio che rimangano a Milanello da separati in casa fino al prossimo gennaio, però, è davvero elevato.
Ci sarebbe aperto anche il mercato in Qatar (chiusura il 9 settembre) e quello degli Emirati Arabi Uniti (fino al 1 ottobre), ma sono mete che i due giocatori hanno scartato più volte. Anche la destinazione turca, in realtà, è stata di poco gradimento, ma chissà che gli ultimi importanti trasferimenti, come quello di Victor Osimhen al Galatasaray, non faccia cambiare idea a Ballo-Toure e Origi. Il Milan, dunque, spera che i due giocatori cambino idea e abbiano voglia di tornare a giocare. Se non si dovesse concretizzare alcun trasferimento, le alternative poi sarebbero, di fatto, solamente due: o una partenza verso gli Stati Uniti (quando riaprirà il calciomercato) o una rescissione del contratto. I due giocatori avrebbero voluto tornare in Premier League, ma dall’Inghilterra nessuno si è presentato. Facile capire il motivo dopo una stagione più che complicata di Origi al Nottingham Forest e di Ballo-Toure al Fulham.