Milan, inizio da incubo: i numeri delle prime tre giornate

Un inizio di stagione più che complicato per il Milan di Paulo Fonseca. Lo scudetto è già lontanissimo: il punto della situazione

Un incubo, un vero e proprio incubo. L’inizio di stagione del Milan di Paulo Fonseca è un vero e proprio disastro. Immaginare un avvio così drammatico era davvero complicato. Nemmeno il pessimista più incallito avrebbe potuto pensare ad un agosto così.

Milan, i numeri del disaatro
Rafa Leao (LaPresse) – MilanLive.it

Le immagini di Theo Hernandez e Rafa Leao, in disparte, durante la pausa per dissetarsi, sono l’emblema di quello che il Milan sta vivendo. Un vero e proprio caos. Il Diavolo, dopo un’estate che aveva riacceso qualche barlume di speranza, si è fatto abbracciare dalle tenebre dell’inferno.

Sono chiaramente i numeri a dirci che l’inizio del stagione del Milan è davvero da dimenticare. La squadra di Paulo Fonseca è in fondo alla classifica con solamente due punti in tre partite disputate.

Milan, i numeri del disastro

Gli uomini del portoghese sono stati incapaci di vincere e dopo il pareggio in rimonta contro il Torino tra le mura amiche, è arrivato il ko contro il Parma e un nuovo 2-2 contro la Lazio, nella serata di ieri all’Olimpico.

Milan, i numeri del disaatro
Paulo Fonseca (LaPresse) – MilanLive.it

Il 2 a 2 in rimonta contro i granata, in realtà, aveva fatto bene sperare. Il Milan aveva mostrato una reazione caratteriale importante, ma i soliti problemi difensivi. Ma a Parma, i rossoneri sono stati in balia dell’avversario, di fatto, per tutta la sfida. Il 2 a 1 finale non può che star stretto alla squadra di Pecchia, che avrebbe potuto segnare molte più reti. Tutte, chiaramente, alla stessa maniera, tutte con una difesa altissima, facile da imbucare.

Alla fine sono state solamente due, come alla prima contro il Torino, e come la terza contro la Lazio. Anche i centri con i biancocelesti all’Olimpico ricordano quelli già incassati. Non si vedono, dunque, miglioramenti, con il Milan che ha sempre i soliti problemi difensivi. L’unica nota lieta continua ad essere Pavlovic, una roccia in difesa e decisivo in attacco. I gol subiti, come detto, sono sei, due a partita. Sono solamente cinque, invece, quelli fatti: a Torino ci avevano pensato Alvaro Morata e Noah Okafor a riprendere gli uomini di Vanoli. Contro il Parma, invece, è arrivato il centro di Christian Pulisic, su assist di Rafa Leao. E’ proprio il portoghese, lasciato in panchina, ad aver messo la propria firma contro la Lazio. A sbloccare la partita, come detto, però, era stato Pavlovic. Per cinque marcatori diversi

 

Gestione cookie