Dopo tre partite e la “creazione” di Dio Ibra è il caos a regnare a Casa Milan. Serve una scossa e riportare l’armonia
Troppo facile prendersela con Paulo Fonseca. L’inizio disastroso di un Milan irriconoscibile è chiaramente colpa di tutti, ma soprattutto di chi ha pensato che il tecnico portoghese potesse essere l’uomo giusto per risolvere tutti i mali del Diavolo. Mali che hanno radici profonde e che l’ex Lille da solo non potrà mai guarire.
In queste tre partite, contro Torino, Parma e Lazio, così non si è visto nulla di nuovo rispetto al passato e i sette giorni di Dio Ibra non sono bastati per far rinascere il Milan a nuova vita.
Non sono serviti nemmeno i messaggi d’allarme lanciati dai tifosi. Una buona estate e i proclami di Zlatan Ibrahimovic hanno calmato la piazza prima dell’avvio della stagione. Sono però bastati tre match per mettere tutto in discussione. Tre match che sono stati un vero e proprio incubo per i sostenitori del Milan. Tre match dei quali non c’è davvero nulla da salvare. Stessi errori difensivi del passato, stesso atteggiamento visto con Stefano Pioli, stessi mali. A regnare è dunque già il caos. Qualcuno evidentemente avrà mangiato la mela della discordia mettendo fine all’armonia.
Ma era prevedibile per una creatura senza anima e priva di una guida a immagine e somiglianza del suo Dio. Che ha deciso di affidarsi ad un nuovo pastore per condurre il proprio gregge. Una scelta che, però, non sta pagando e le immagini di Theo Hernandez e Rafa Leao dimostrano quanto sia vista debolmente tale figura.
Milan, Ibra eviti il Diluvio Universale
Serve, dunque, che Dio, che ha abbandonato il suo popolo in quel dell’Olimpico, decidendo di non essere in tribuna, abbia la forza di prendere scelte importanti, per ristabilire l’armonia e riprendersi il paradiso dei piani alti della classifica.
Il Diavolo rossonero non merita di essere abbracciato dalle tenebre dell’inferno. E’ la storia a dircelo, il Milan deve stare altrove, tra gli dei dell’Olimpo. Serve dunque muoversi in fretta, prima che sia troppo tardi, prima che tutto venga distrutto. Il Milan non merita di dover assistere ad un diluvio universale per ripulire tutto e rinascere: qualche tifoso, però, inizia a sperarci, ma in questo caso servirebbe un altro Dio.