Rivelazione incredibile da parte di Matteo Berrettini: nessuno lo sapeva, il tennista romano ancora una volta ha sorpreso tutti
Game over per Matteo Berrettini. E ben prima del tempo, rispetto a quanto i suoi tifosi più ottimisti potessero pensare. In un’estate che ha regalato non poche soddisfazioni al tennista azzurro, soprattutto nella fase sulla terra rossa, l’avvicinamento agli US Open non è stato, purtroppo, ottimale, e si è concretizzato in una brutta sconfitta al secondo turno a Flushing Meadows, seppur contro un giocatore quasi proibitivo come Taylor Fritz, uno dei beniamini di casa.
Considerando che anche a New York Matteo non è partito come testa di serie, era inevitabile un sorteggio ostico. Sfortuna ha però voluto che l’azzurro incappasse al secondo turno contro una delle sue bestie nere. I precedenti tra i due erano già piuttosto netti, con un 3 a 0 per l’americano che non lasciava spazio all’ottimismo.
3-0 che si è tramutato nel risultato esatto, in termini di set, di questa sfida al secondo turno, di fatto lottata solo nel secondo set, concluso al tie break, prima di trasformarsi in regolare amministrazione per l’attuale numero 12 al mondo. Un epilogo che purtroppo era già scritto, vista la distanza attuale tra i due giocatori, ma che è stato reso ancora più netto e amaro da un problema piuttosto fastidioso tenuto nascosto da Berrettini e rivelato solo al termine della sua avventura nello Slam americano.
Ancora una volta a frenare la risalita di Berrettini verso posizioni di classifica che maggiormente gli competono è stato un problema fisico. Fortunatamente di minor entità rispetto a quelli che lo hanno afflitto nel 2023, ma comunque in grado di rendere l’avvicinamento agli US Open molto più faticoso di quanto avrebbe voluto.
Intervistato da Supertennis dopo la sconfitta con Fritz, il tennista italiano non ha lesinato complimenti al suo avversario, autore di una prestazione pregevole, ma ha ammesso anche di essere stato condizionato ancora una volta da un infortunio che ha avuto peso sulla sua performance.
“Purtroppo ho avuto una flebite a una vena del polpaccio“, ha confessato Berrettini, aggiungendo: “Adesso sto bene, non mi ha dato fastidio durante la partita, ma ha reso molto più complicata la mia preparazione. Non sono riuscito ad allenarmi prima degli US Open“.
Un problema non di poco conto, considerando che il calendario da qui in avanti resta molto fitto per un giocatore come l’azzurro, bisognoso di punti per poter puntare a un 2025 nuovamente da protagonista. Senza considerare che la Davis è dietro l’angolo e, in caso di convocazione, Matteo non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro. Fisico permettendo.