Scoppia il caos nel mondo del tennis, sta succedendo di tutto: Kyrgios sbotta definitivamente, le sue parole sono durissime
Non è certo un clima idilliaco e ideale quello che ha accompagnato il mondo del tennis nell’avvicinamento all’ultimo Slam dell’anno, gli US Open, attesissimi dagli appassionati. A tenere banco negli ultimi giorni è stato soprattutto il caso Sinner, con giocatori come Nick Kyrgios e Denis Shapovalov nelle vesti di grandi accusatori. Durissimo nel suo giudizio su quanto accaduto all’azzurro, nelle ultime ore l’australiano si è lasciato andare a un nuovo sfogo clamoroso, spaccando ancora una volta il mondo del tennis.
Fermo ormai da quasi due anni, Kyrgios in tutto questo tempo ha avuto modo di osservare il mondo del tennis dal di fuori, nelle vesti soprattutto di commentatore. E questo non lo ha certo aiutato a smussare quei lati del suo carattere particolarmente aspri e pungenti.
Prendendo il caso Sinner come un emblema di ciò che non va nel mondo del tennis, in questi giorni l’australiano sembra in realtà stia portando avanti una battaglia molto più ampia contro il sistema che regola l’ATP, accendendo i riflettori sulle incongruenze e le disparità che troppo spesso si notano in situazioni simili accadute a giocatori diversi. Lo conferma il suo ultimo sfogo, piuttosto clamoroso, stavolta non contro Sinner, ma contro un altro giocatore, ‘graziato’ dal giudice di sedia nonostante una colpa palese.
Se la questione Sinner, su cui non ha avuto comunque alcuna remora a esprimere il proprio giudizio, è piuttosto ambigua e si presta a diverse interpretazioni a seconda dei punti di vista, fermo restando che nessuno in questo momento può mettere in dubbio l’innocenza dell’azzurro, quanto accaduto a Winston-Salem è probabilmente più oggettivo. Che qualcuno si sia risentito del modus operandi dell’arbitro non è dunque così strano.
Per poter comprendere da cosa sia nato lo sfogo di Kyrgios, tra l’altro appoggiato anche stavolta da Denis Shapovalov, è necessario fare un passo indietro e tornare alla finale del 250 americano tra il nostro Lorenzo Sonego e Alex Michelsen. Una partita che ha visto trionfare l’azzurro, ma che è stata macchiata da un episodio piuttosto spiacevole in grado di scatenare grosse discussioni tra gli appassionati.
Innervosito da una partenza a handicap nel primo set, dopo aver sbagliato un colpo al volo il giovane tennista americano ha perso il controllo e ha lanciato una pallina sugli spalti, colpendo un tifoso. Un gesto istintivo ma violento e gratuito, inaccettabile su un campo di tennis.
Come da prassi, il giudice di sedia, Aurelie Tourte, è subito andata a sincerarsi delle condizioni del tifoso colpito. Dopo essersi assicurata che il fan non aveva riportato alcun tipo di danno ha quindi deciso di ‘graziare’ il tennista a stelle e strisce e di punirlo con un semplice warning. Da regolamento avrebbe però dovuto agire diversamente.
In molti sul web hanno infatti invocato un’immediata squalifica per Michelsen, come d’altronde era avvenuto agli US Open a Djokovic quando il serbo colpì con una pallata un giudice di linea. E in quell’occasione il giudice di sedia era la stessa Tourte. Anche per questo motivo sono stati in molti a scatenare una grossa polemica, a partire da Shapovalov, che ha sottolineato come le regole non sempre vengano fatte rispettare, fino ad arrivare a Kyrgios, che ha invece sbottato in maniera più plateale: “Basta con queste zone grigie nel mondo del tennis! Bisogna mantenere l’equità, queste cose devono essere vietate sempre“.