Avvio da incubo per il Milan che ancora non riesce a fare di Leao il suo valore aggiunto: ora i rossoneri hanno un problema.
L’entusiasmo dei tifosi del Milan si è sciolto come neve al sole, dopo le ottime prove offerte durante il precampionato è arrivata la peggiore delusione possibile. La ripresa della Serie A ha rappresentato un’autentica doccia gelata per il popolo milanista che non si aspettava di certo un avvio così horror. Sul banco degli imputati ci sono finiti tutti, anche Rafael Leao.
Nessuno deve sentirsi esonerato dalle responsabilità, a partire dal tecnico Paulo Fonseca le colpe sono di tutti. Naturalmente, però, le attenzioni di tifosi e addetti ai lavori si concentrano da sempre sui giocatori più significativi. Quelli che in qualche modo dovrebbero fare la differenza, cosa che ci si aspetta anche dallo stesso portoghese che non sembra però ancora quel tipo di giocatore.
Valore aggiunto o peso per il Milan? Questo continua ad essere il grande interrogativo per un popolo intero che a questo punto ha iniziato a domandarsi se la permanenza è stata la soluzione migliore. Il calciomercato, tuttavia, è ancora aperto ed è assolutamente vietato escludere eventuali sorprese: l’addio è tornato una possibilità.
Insomma, se è il momento di aprire un nuovo ciclo è forse il caso di farlo per davvero. Anche a costo di privarsi dei protagonisti del passato. Questo è il concetto espresso dal giornalista Paolo Ziliani che in qualche modo crede che l’esterno abbia fatto il suo tempo. Leao dovrebbe essere al centro del progetto ma troppo spesso finisce per svestire i panni del top player e si trasforma in un giocatore normale. Quasi una palla al piede per il club secondo l’esperto.
“Dopo cinque anni il Milan è ancora prigioniero dell’equivoco Leao” parole che hanno un sapore davvero amaro per tutti quei tifosi che speravano, e sperano ancora visto che la stagione è appena cominciata, che questo possa rivelarsi l’anno della svolta per l’esterno nato nel 1999 considerato da praticamente tutti uno dei giocatori più forti e rappresentativi della Serie A.
A questo punto è però giusto porsi delle domande e tirare delle somme, forse i meneghini avrebbe fatto bene a cedere il suo cartellino. Magari al Paris Saint Germain visto che si è dimostrato interessato in più di un’occasione. Il problema più grande rimane la clausola rescissoria imposta dal contratto di Leao, in scadenza nel 2028, che può sì partire ma per 175 milioni. Somma che nessuno ha voluto spendere e che difficilmente qualcuno spenderà mai.