Polemica enorme su Sinner: per ciò che ha fatto ci potrebbe essere una squalifica di 15 mesi. È già successo in passato. Ecco i dettagli
L’ultimo periodo non è stato certamente semplice per Jannik Sinner. Ciò che ha passato avrebbe destabilizzato chiunque e, infatti, qualche difficoltà l’ha avuta. Dal ritiro forzato dai Giochi Olimpici di Parigi a causa della fastidiosa tonsillite, fino a essere coinvolto in un caso di doping. Insomma, mentalmente non è stato certamente un periodo facile. Eppure, nonostante questo, ha recentemente vinto a Cincinnati ed è praticamente rinato. È pur sempre il numero uno al mondo e si è lasciato alle spalle questo turbolento periodo, anche se le polemiche non sono finite.
Non tutti, infatti, sono dalla parte del tennista italiano. Molti, invece, lo attaccano, criticando duramente e polemizzando proprio sul presunto utilizzo di doping. C’è addirittura la richiesta di una squalifica di 15 mesi. Insomma, per Sinner i problemi non sembrano ancora finiti del tutto. Addirittura a criticarlo sono alcuni colleghi e sportivi. Voci che, come sempre in questi casi, sovrastano quelle di sostegno ed elogio, che sottolineano come sia sempre stato dedito allo sport e corretto.
Ovviamente il caso di Sinner è stato seguito con attenzione, non solo nel mondo del tennis, ma anche in altri settori sportivi. In particolare nel ciclismo, sport spesso sotto accusa per il doping. Da lì arrivano le critiche più feroci, come quelle dell’ex ciclista Stefano Agostini, che ha condiviso la sua esperienza su Facebook ed è poi stato ripreso anche dall’Ansa.
Agostini ha infatti raccontato che, nel 2013, per un controllo antidoping a sorpresa fosse risultato positivo per una quantità infinitesimale di Clostebol, una sostanza di cui, dice, non avesse mai sentito parlare. Il Clostebol, principio attivo di una pomata per il trattamento di tagli e abrasioni, è famoso per essere stato usato nel doping di stato della Germania orientale.
Sinner e il doping: richiesti 15 mesi di squalifica
Il tribunale si è espresso già su Sinner: considerandolo innocente. Tuttavia, Agostini non ci sta e ha ricordato come, nonostante fosse chiaro che non vi fosse stato alcun intento di migliorare artificialmente le sue prestazioni, l’UCI gli inflisse una squalifica di ben 15 mesi. Un episodio che segnò la fine della sua carriera: si è ritirato all’età di 24 anni. Una situazione che, in effetti, è molto simile a quella di Sinner. Le dinamiche legate al doping, spesso, sono complesse e ingiuste.
In ogni caso, Sinner ormai è stato per fortuna scagionato e quindi, a parte queste accuse che continuano ad arrivargli, non ha più nulla di cui preoccuparsi. Anzi, nonostante le difficoltà incontrate, Sinner si è rialzato con determinazione, dimostrando grande forza mentale. La vittoria a Cincinnati sigilla il suo ritorno in grande forma. Ora il suo percorso sportivo può ripartire regolarmente, lasciando alle spalle tutte le polemiche inutili.
Sinner, ancora una volta, è un esempio di come, anche nei momenti difficili, si possa sempre trovare la forza per rialzarsi. Non solo talento, ma anche grande forza mentale. Ora punta a nuovi traguardi, per una carriera ancora lunga.