Un grande talento del passato rossonero ha espresso il desiderio di tornare a vestire la maglia del Milan: tifosi a bocca aperta
È stato uno dei più grandi talenti dal punto di vista della tecnica individuale che il mondo del calcio abbia conosciuto. Uno dei giocatori che i tifosi hanno amato a priori, fin dal primo momento, salvo poi rimanere delusi. La sua storia in rossonero, cominciata giovanissimo, poteva sicuramente essere migliore. Destinato a essere una stella del calcio mondiale, a soli 16 anni era già in prima squadra.
Oggi ha 26 anni e ha lasciato il Milan per altri lidi dove trovare maggior fortuna. Sicuramente è cambiato e l’esperienza rossonera e l’addio lo hanno provato. Il suo talento, ammirato da tutti, è ancora vivo e in un’intervista a MilanNews.it riapre clamorosamente al suo passato, confermando il suo amore per il Milan e parlando di un pazzesco ritorno.
Stiamo parlando di Hachim Mastour, il primo grande fenomeno del calcio a diventare famoso più grazie ai social media che al campo. Un enfant prodige capace di numeri da fenomeno, ma che sul terreno di gioco non ha mai trovato fortuna. Il suo amore per il Milan, comunque, è enorme: “Per me il Milan è famiglia“, dichiara Mastour. D’altronde è la squadra che l’ha cresciuto. “Dal primo giorno in cui sono entrato in questo contesto, mi sono sentito parte integrante”. Ha anche grande gratitudine verso Adriano Galliani e Silvio Berlusconi, che gli hanno dato questa opportunità: “Ringrazio il dottor Galliani, il presidente Berlusconi che oggi non c’è più. Ringrazio Mauro Bianchessi che mi è stato vicino e Filippo Galli che mi ha sempre fatto sentire come a casa”.
Oltre ai rossoneri, nel cuore di Mastour c’è però anche un’altra squadra: “Ho due squadre del cuore, il Milan e il Real Madrid” confessa. Figura fondamentale per lui è stato Filippo Galli, che lo ha seguito da vicino e lo ha sempre ammirato. Tuttavia, le sue qualità non hanno fruttato e il calcio è sempre meno tecnica e più tattica: “Il calcio fantasioso è sempre più raro” riflette Mastour, “Galli era innamorato della mia tecnica e mi dava consigli. Il percorso che lui vedeva per me era più cauto, diverso da quello che ho fatto. Alla fine, le mie abilità mi portavano a giocare con quelli più grandi”. Forse, un percorso più graduale lo avrebbe aiutato a gestire meglio pressione e aspettative.
Aveva solo 15 anni quando Clarence Seedorf lo ha portato in panchina. Poi con Filippo Inzaghi ha continuato a collezionare convocazioni, ma senza mai esordire in prima squadra. “Io mi sentivo pronto”, racconta Mastour: “Sin dai primi allenamenti mi trovavo a mio agio, con Seedorf mi trovavo benissimo e Kakà dal primo giorno mi ha preso sotto la sua ala”. Ha potuto imparare da leggende come Kakà e ora sogna di tornare a vestire la maglia rossonera.
Il suo percorso è stato pieno di alti e bassi, Mastour ha girato tanto in prestito e ora ha lasciato a titolo definitivo, ma non ha mai smesso di sognare un ritorno al Milan: “Ho un sogno dentro: tornare al Milan“. D’altronde, nonostante si parli di lui da quasi 15 anni, ne ha solo 26. Di tempo ce n’è ancora, ma il suo talento deve finalmente esplodere.