Il campione altoatesino, fresco di sentenza sullo sfortunato caso Clostebol, si è visto diminuire i punti nel ranking: la nuova situazione
Più che le conseguenze pratiche – fortunatamente limitate, dato che al tennista non è stata preclusa la partecipazione ai prossimi tornei, Us Open compreso – tutta l’incredibile vicenda Clostebol ha certamente minato nel tempo, negli ultimi mesi, la serenità di Jannik Sinner.
Informato già ad aprile della positività al controllo antidoping effettuato a metà marzo in occasione del torneo di Indian Wells, il numero uno del mondo non ha presumibilmente vissuto mesi di assoluta tranquillità per l’attesa che finalmente venisse annunciata la sentenza rispetto a ciò che gli era stato contestato.
Pur nella più assoluta buona fede – emersa anche come motivazione e causa di un verdetto tutto sommato mite – il tennista non è sempre riuscito a nascondere le sue emozioni, come si è potuto retroattivamente affermare guardando il suo viso durante l’ultima esibizione di Cincinnati. Dove per inciso ha vinto, tanto per cambiare.
L’ITIA in data 20 agosto ha certificato l’innocenza di Sinner, ritenuto colpevole solo per responsabilità oggettiva rispetto al comportamento di terze persone. Nello specifico il preparatore personale Umberto Ferrara e l’amico fisioterapista Giacomo Naldi. Innocente perché non consapevole di ciò che stesse accadendo, ma comunque responsabile di azioni ritenute non conformi, data l’accertata presenza di tracce infinitesimali nelle sue urine (meno di un miliardesimo di grammo).
Com’è noto, l’agenzia antidoping ha stabilito che il campione altoatesino rinunci ai 300mila euro guadagnati ad Indian Wells. E che perda i 400 punti ATP conquistati grazie al cammino nel medesimo torneo californiano. Inevitabilmente, la stessa classifica aggiornata appena redatta dall’ATP dopo Cincinnati, va riscritta. Anche se per i rivali dell’azzurro le speranze di sorpasso sono ancora una chimera irraggiungibile.
Rispetto al precedente traguardo di 9760 punti, l’azzurro è sceso ora a 9360. Comunque ben 1900 punti in più rispetto al più immediato inseguitore, quel Novak Djokovic che ora proprio a New York è chiamato a difendere i 2000 punti della vittoria dello scorso anno.
Grazie alla vittoria ottenuta in Ohio Jannik si è messo abbastanza al riparo anche nella Race verso le Nitto ATP Finals di Torino. Oltre 1000 punti lo separano da Carlos Alcaraz. Che pure aveva sognato il sorpasso in questa speciale graduatoria prima dello start della kermesse americana.
Sempre relativamente alla Race, chi potrebbe teoricamente minacciare Jannik – già certo comunque del primo posto nel ranking generale per lo meno fino al prossimo 2 ottobre – è Sascha Zverev. Il tedesco, per impensierire l’azzurro, dovrebbe però trionfare a Flushing Meadows.