Ennesimo primato per il campione altoatesino, che riscrive il libro dei record grazie al nuovo traguardo raggiunto
Non al meglio della condizione. Ancora ‘sotto accusa’ per non aver stretto i denti pur di prender parte ai Giochi Olimpici di Parigi. Investito dalle solite polemiche non appena accusa un comprensibile calo nelle prestazioni – pur portando spesso, anzi quasi sempre, a casa il risultato – ma vincente. Come nessuno oggi nel circuito e soprattutto come mai aveva fatto alcun tennista italiano prima di lui. Jannik Sinner c’è, con la forza dei fatti e di un cammino davvero straordinario in questo 2024.
Non pago di esser già entrato nella storia come il primo azzurro ad aver raggiunto il traguardo delle semifinali nel Masters 1000 di Cincinnati, il talento della Val Pusteria ha ritoccato il suo score nell’anno solare piegando la resistenza di un ottimo Sascha Zverev nel penultimo atto della kermesse in Ohio. Una battaglia dura, durissima, quella contro il giocatore nativo di Amburgo, che ha regalato a Sinner una doppia soddisfazione.
Innanzitutto Jannik può già fregiarsi del titolo di primo finalista azzurro a Cincinnati, ma soprattutto può giocarsi la possibilità di vincere il suo quinto titolo ATP stagionale. Un dato incredibile, che certifica e cristallizza la superiorità del tennista altoatesino durante la stagione.
Scorrendo le statistiche personali di un 2024 che ormai lo vede fuggito in testa all’ATP Race con oltre 1000 punti di vantaggio su Carlos Alcaraz, il suo più immediato inseguitore, si nota come Jannik abbia vinto 46 dei 51 incontri disputati nel 2024. Una percentuale quasi irreale, condita da un altro dato che dimostra la sua incredibile continuità: forse il fattore più importante in vista del mantenimento della posizione numero uno del ranking.
L’allievo di Simone Vagnozzi ha infatti raggiunto almeno i quarti di finale in ciascun torneo disputato nell’anno solare. Nemmeno Novak Djokovic, e tanto meno Carlos Alcaraz, sono riusciti in questa impresa nel 2024. Come se non bastasse poi, Jannik – che già è leader del ranking da 10 settimane, ha la certezza di non poter essere superato da alcun rivale in classifica quanto meno per le prossime 7.
Anche dopo gli Us Open quindi, qualunque sia l’esito del Major americano che prenderà il via il prossimo 26 agosto, Jannik può dormire sonni tranquilli. Il numero uno è lui, impossibile insidiarlo. Col ritmo forsennato impresso dal campione azzurro nei tornei a cavallo degli appuntamenti Slam, l’impresa per gli altri appare davvero improba.