Rivelazione clamorosa da parte di Jannik Sinner: lo ha ammesso subito dopo la partita, ecco cosa è successo
Tutto si potrà dire del Masters 1000 di Cincinnati in questa edizione 2024, ma non che sia stato avaro di emozioni. E di sorprese. A partire ovviamente dalla clamorosa sconfitta, complice una fatale interruzione, di Carlos Alcaraz contro un sempreverde Monfils.
Ma anche lo stesso Jannik Sinner, grande protagonista del torneo, seppur a intermittenza, ha regalato emozioni a tutti gli appassionati. Emozioni frutto non solo della sua condizione ancora non ottimale, ma anche da una situazione ambientale non semplice da gestire, come ammesso dallo stesso campione al termine del suo durissimo match contro Rublev.
Lo swing estivo nordamericano regala spesso situazioni piuttosto paradossali, complice la vicinanza tra i due eventi, l’Open canadese e il 1000 disputato in Ohio. Basti pensare a quanto accaduto a Sinner, messo beffardamente di fronte a un tennista ostico e in forma come Rublev ai quarti di finale, in entrambi i casi partendo con l’handicap di un set.
Se a Montreal le cose erano andate male per Jannik, con un crollo clamoroso e imprevedibile nel terzo set, frutto ovviamente di un calo fisico impossibile da nascondere per un giocatore convalescente, reduce da una tonsillite e da uno stop non breve, a Cincinnati Sinner è riuscito a prendersi la sua rivincita, seppur con grande fatica e affrontando non solo un giocatore tignoso, ma anche delle condizioni ambientali tutto meno che semplici.
Per il fresco ventitreenne di San Candido quello contro Rublev è stato un vero e proprio test, superato a pieni voti. Dopo aver perso ancora una volta il primo set, stavolta ha completato la rimonta vincendo il secondo e il terzo set, portando a casa una vittoria preziosa in termini di ranking e anche di morale.
Riuscire a piegare un tennista come il russo non è infatti mai semplice. Farlo quando le proprie condizioni non sono perfette è ancora più difficile, specialmente dovendo affrontare contemporaneamente un ambiente per nulla favorevole al suo tennis.
“Questa partita è stata dura, le condizioni erano molto complicate a causa del vento“, ha spiegato senza troppi giri di parole l’altoatesino numero uno al mondo nella tradizionale intervista concessa all’ATP Tour direttamente sul terreno di gioco. Per un tennista come lui, il vento è infatti un nemico insidioso e subdolo, difficile da tenere a bada.
Con grande impegno, con una forza mentale invidiabile e con una caparbietà unica, Jannik è riuscito però stavolta a cavarsela, riuscendo a limitare il numero di errori e a insinuare più di un dubbio nella testa del russo, tennista di talento ma non certo equilibrato e costante nel corso di una partita.
E così è riuscito a portare a casa l’approdo alle semifinali, traguardo prestigioso e prezioso che rimette a posto la sua classifica in vista di New York e di un appuntamento in cui speriamo di poterlo rivedere nuovamente protagonista in condizioni migliori rispetto a quelle mostrate a Cincinnati.