Nonostante la sconfitta al primo turno di Cincinnati patita per mano di Holger Rune, il 28enne romano può consolarsi con un record
Sarebbe stato un miracolo. Sarebbe stato un risultato arrivato con netto anticipo rispetto all’obiettivo del 2024 fissato dallo stesso tennista. Subito dopo la vittoria a Gstaad, primo dei due tornei consecutivi sulla terra incamerati dal tennista azzurro prima dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, l’ex allievo di Vincenzo Santopadre aveva fissato il rientro in Top 30 entro la fine dell’anno come missione da svolgere e completare.
Grazie al successivo trionfo a Kitzbuhel però, l’ex numero 6 del mondo aveva già assaggiato la posizione numero 41 del ranking: davvero vicino al traguardo rappresentato dalla casella 32. Quella che avrebbe consentito di fregiarsi dello status di testa di serie in vista degli Us Open.
L’occasione si presentava ghiotta già nell’imminente torneo di Cincinnati: nel 2023 Matteo era uscito al primo turno per mano di Auger-Aliassime, quindi con un ottimo risultato in Ohio la speranza sarebbe potuta diventare realtà. Nulla da fare. Troppo grande l’ostacolo che il sorteggio del tabellone gli ha posto innanzi.
Sebbene protagonista di una stagione deludente che lo ha visto uscire dalla Top 10, Holger Rune è un avversario che è sempre meglio evitare. In particolar modo nei primi turni. Matteo ha fatto quel che ha potuto, vincendo il primo parziale ma subendo poi il ritorno del danese, più fresco atleticamente e motivato a non perdere altri punti preziosi in ottica ranking.+
Proprio l’aver incamerato il primo set contro il bad boy scandinavo ha però regalato a ‘The Hammer‘ un primato tanto inaspettato quanto indicativo della sua ottima stagione.
Le splendide cavalcate di Berrettini in Svizzera ed Austria erano state contrassegnate da un dato che aveva evidenziato il dominio dell’azzurro nelle succitate competizioni. Matteo ha vinto entrambi i tornei vincendo tutte le partite in due soli set. Una superiorità fatta anche di tanti tie-break incamerati a proprio favore. 20 erano stati i set consecutivi vinti dal 28enne nel corso delle due kermesse. Un dato ritoccato anche a Cincinnati nonostante la sconfitta.
Vincendo infatti il primo set contro Rune, Matteo ha toccato quota 21 set vinti di fila nel circuito ATP. Un dato che significa semplicemente record per il tennis italiano.
Il precedente primato era appannaggio di un certo Jannik Sinner, che dopo la finale di Kitzbuhel condivideva il record ex aequo con il compagno di nazionale. Berrettini ha ora staccato tutti, ponendosi in vetta ad una classifica che è certamente motivo di grande orgoglio per lui e per il suo rinnovato staff.