Altro che Serie B, Domenico Berardi può tornare a giocare in Europa: l’attaccante del Sassuolo piace alla Big.
Altra estate turbolenta per Domenico Berardi che quando sembrava destinato a rimanere al Sassuolo un altro anno, ha visto il suo destino svoltare nuovamente: ora l’ala della Nazionale può cambiare casacca. Epilogo non fortunatissimo per il classe 1994 che è stato molto probabilmente il giocatore più forte nella storia del club emiliano.
L’avventura professionistica dei neroverdi è molto recente e non c’è dubbio sul fatto che l’esterno mancino sia stato determinante. Peccato solo che tutto si sia concluso con la retrocessione, il ritorno in Serie B dell’anno scorso ha sancito il punto più basso nella storia recente del emiliano che ora si sarebbe convinto a lasciar andare il proprio beniamino.
Ci aveva provato con grande insistenza la Lazio un anno fa, era fortemente voluto da Maurizio Sarri, ma ora nel suo futuro sembra esserci un altro club. Avventura tutta nuova per l’ex pallino del Milan che può subito tornare a giocare in Serie A.
Non c’è particolare fretta nel voler chiudere l’affare, si parla davvero di un colpo last minute. Ritorno di fiamma per da parte di Cristiano Giuntoli che vorrebbe consegnare nella mani di mister Thiago Motta un attaccante in più, l’ala del Sassuolo può tornare in bianconero per una cifra molto vicina a quella spesa dai neroverdi per il suo acquisto.
Era il 2015 quando, dopo averlo costantemente attenzionato durante il periodo delle giovanili, la Juventus decise di vendere il cartellino di Berardi al Sassuolo per 10 milioni di euro. Gli stessi soldi che la società bianconera può ora investire per acquistare il classe 1994 ex campione d’Europa con la Nazionale. La speranza dei tifosi, che da tempo invocano il suo ritorno, è che sia proprio Motta a fornirgli la fiducia di cui avrà necessariamente bisogno.
Al di là della retrocessione l’ultimo anno è stato un incubo per trentenne calabrese per ha saltato praticamente tutta la stagione a causa di diversi infortuni. Il problema più grande è stato il fastidio al tendine d’Achille che lo ha costretto ad uno stop lungo oltre 220 giorni. Il suo rientro non sarà immediato e la Juve, forte del fatto che mancano offerte concrete nei suoi confronti, si è presa del tempo per valutare il tutto.