Finalmente è arrivato l’annuncio di una partenza attesa da tempo: niente maglia rossonera nella nuova stagione, c’è una nuova avventura.
Per il Milan è un periodo molto importante sul piano del calciomercato. Mancano tre acquisti per completare la squadra e ci sono alcune cessioni da effettuare. La società è fiduciosa di riuscire a completare ogni operazione entro il 30 agosto, giorno in cui termina la sessione.
Tra i giocatori cedibili ci sono sicuramente Fodé Ballo-Touré, Divock Origi, Yacine Adli e Luka Jovic. Anche se finora è stato abbastanza difficile riuscire a piazzarli, la triade dirigenziale Furlani-Ibrahimovic-Moncada conta di riuscire a venderli. I primi due sono totalmente fuori dal progetto, infatti erano stati convocati per allenarsi con Milan Futuro e non con la Prima Squadra. Gli altri due sono aggregati al gruppo, però Paulo Fonseca preferirebbe sostituirli con dei nuovi innesti al più presto.
Saluta il Milan, c’è l’annuncio
Un calciatore che ha lasciato Milano da diverse settimane, ma la cui cessione è stata ufficializzata solo nelle scorse ore, è Marco Pellegrino. Il difensore argentino si allena da un po’ di tempo con l’Independiente, però non poteva essere tesserato a causa di alcuni problemi del club di Avellaneda: c’erano dei debiti da pagare nei confronti di due ex calciatori della squadra, quindi i tesseramenti erano “bloccati”. Finalmente, la situazione è stata risolta ed è arrivato l’annuncio ufficiale dell’operazione.
Pellegrino torna a giocare in Argentina e lo fa con la formula del prestito secco fino a giugno 2025. Arrivato un anno fa dal Platense per circa 3,5 milioni di euro, il difensore classe 2002 ha faticato a trovare spazio. Proprio quando era riuscito a debuttare, al 19′ di Napoli-Milan del 29 ottobre scorso grazie all’infortunio di Pierre Kalulu, si è infortunato anche lui nella medesima partita ed è rimasto fuori per dei mesi.
A gennaio il club rossonero lo ha ceduto in prestito secco alla Salernitana, dove ha trovato maggiore minutaggio: ha collezionato 10 presenze in Serie A, senza impressionare particolarmente. Da dire che giocava in un contesto non semplice, in una squadra praticamente condannata a retrocedere e con tanti problemi. Poteva sfruttare meglio l’occasione forse, però non è stata lo stesso una situazione ideale per un giovane da poco tempo in Italia.
Il ritorno in Argentina può permettergli di giocare con continuità e di mostrare il suo valore. L’Independiente lo ha voluto fortemente e ora toccherà a lui far vedere di che pasta è fatto. Ovviamente, il Milan lo seguirà con attenzione.