Il club rossonero ha chiuso l’acquisto del terzino del Tottenham: si va ad aggiungere all’elenco dei tanti brasiliani che abbiamo visto a Milano.
È Emerson Royal il terzo colpo del calciomercato estivo del Milan. Dopo una trattativa abbastanza lunga, la dirigenza è riuscita ad assicurarselo. Soddisfatta la richiesta di Paulo Fonseca, che lo ha voluto fortemente.
Il 25enne terzino destro è costato circa 15 milioni di euro più 2 di bonus. Il Tottenham era partito da una richiesta di oltre 20 milioni, poi ha calato il prezzo e l’accordo è diventato possibile. L’arrivo a Milano è previsto per la serata di oggi, poi lunedì ci saranno le visite mediche e la firma del contratto. L’intesa raggiunta prevede un quadriennale con opzione per un quinto anno, lo stipendio si dovrebbe aggirare sui 3 milioni netti annui (bonus inclusi).
Emerson Royal, un altro verdeoro in rossonero
Il giocatore ha deciso di vestire la maglia numero 22, resa celebre al Milan da un altro brasiliano: Ricardo Kakà, Pallone d’Oro 2007. E, a proposito di brasiliani, Emerson Royal è il 35° della storia del club.
I primissimi a indossare i colori rossoneri furono Vicente Arnoni (stagioni 1935-1936 e 1937-1938) ed Elisio Gabardo (dal 1935 al 1938). Nel 1958 è stato acquistato José Altafini, che dopo aver giocato nella nazionale brasiliana è stato naturalizzato italiano e nel 1961 ha vestito la maglia azzurra. Ha vinto due Scudetti e la Coppa dei Campioni del 1963, la prima del Diavolo: in totale 161 gol in 246 presenze fino al 1965. Nel 1961 è arrivato Dino Sani, nato a San Paolo da genitori italiani e campione del mondo 1958 col Brasile di Pelè e dello stesso Altafini, e rimasto a Milano fino al 1964.
Proprio Sani suggerì a Nereo Rocco di comprare Germano, attaccante del Flamengo approdato in Italia nel 1962. Nonostante un buon avvio, con 3 gol in 5 presenze, è stato mandato in prestito al Genoa. Rientrato al Milan, ha giocato pochissimo e nel 1965 è tornato in Brasile. Sempre nel 1962, era arrivato anche Emanuele Del Vecchio, attaccante prelevato dal Padova che è rimasto per un anno.
Nel 1963 il club comprò l’allora bomber del Botafogo, Amarildo: 131 presenze, 38 gol e una Coppa Italia vinta prima di andare alla Fiorentina nel 1967. Non tutti lo sanno forse, ma nel 1991 il Milan prese Giovane Elber, che a causa della regola che consentiva di avere solo tre stranieri in squadra non ha collezionato nessuna presenza ufficiale ed è stato ceduto prima in prestito e poi a titolo definitivo al Grasshoppers.
Nel 1997 Adriano Galliani e Ariedo Braida si assicurarono André Cruz, difensore centrale che al Napoli si era rivelato uno specialista nei calci di punizione. 13 presenze e 1 gol, poi a gennaio 199 il trasferimento in Belgio allo Standard Liegi. Decisamente migliori le esperienze di Leonardo (1997-2003), Serginho (1999-2008) e Dida (2000-2010), mentre il difensore Julio Cesar (una presenze nella stagione 2001-2002) è stato un oggetto misterioso. Al Milan ha giocato anche Roque Junior tra il 2000 e il 2003, vincendo una Champions League e una Coppa Italia. A gennaio 2002 viene prelevato Claiton dal Bologna, una sola presenza in Coppa Italia per lui.
Dopo il Mondiale 2002, vinto con il Brasile da protagonista, è stato ingaggiato a parametro zero Rivaldo (8 gol in 40 presenze tra il 2002 e il 2003). Nell’estate 2003 due ottimi colpi: il già citato Kakà e Marcos Cafu. Dopo la Champions League della stagione precedente, con loro Carlo Ancelotti riesce a vincere anche il suo primo Scudetto da allenatore. Poi arriva pure la Supercoppa Italiana. Nel 2004 firma anche Digao, fratello di Kakà: non ha lasciato ricordi memorabili, solo 3 presenze. A gennaio 2005 arriva Marcio Amoroso per rimpiazzare Christian Vieri, trasferitosi al Monaco: esperienza di pochi mesi prima di tornare di nuovo in Brasile.
Partito Andriy Shevchenko, nell’estate 2006 venne acquistato Ricardo Oliveira per sostituirlo: un flop, anche a causa di un grave problema personale che lo condizionò (la sorella fu sequestrata per mesi in Brasile). A gennaio 2007 dal Real Madrid arrivò Ronaldo “Il Fenomeno” (9 gol in 20 presenze fino al 2008). Nel calciomercato estivo 2007 il Milan ha riportato in Serie A un Emerson in fase calante e rimasto per due stagioni vincendo Champions League, Supercoppa UEFA e Mondiale per Club. Preso anche Alexandre Pato, stellina dell’Internacional allora minorenne e che ha potuto debuttare solo a gennaio 2008: se n’è andato a gennaio 2013 non senza rimpianti, i molti infortuni gli hanno impedito di diventare un campionissimo.
Silvio Berlusconi era innamorato di Ronaldinho, Galliani e Braida riuscirono a portarlo a Milano nel 2008: non era lo stesso che fece innamorare milioni di tifosi a Barcellona, però un po’ di spettacolo lo ha comunque regalato anche in rossonero. Dopo 26 gol in 95 presenze, il passaggio al Flamengo a gennaio 2011. Avventure dimenticabili quelle di Felipe Mattioni (Mino Raiola lo porta a Milano a gennaio 2009, affare in prestito, ma a fine stagione niente riscatto) e Amantino Mancini (preso in prestito dall’Inter a gennaio 2010 dall’Inter e poi non riscattato).
Molto bene Thiago Silva, pilastro difensivo rossonero dalla stagione 2009-2010 a quella 2011-2012: uno Scudetto e una Supercoppa Italiana in bacheca prima di passare al PSG. Trofei che vinse assieme al connazionale Robinho, comprato nel 2010 dal Manchester City e poi tornato al Santos nell’estate 2014. Altri brasiliani al Milan sono stati Gabriel Vasconcelos, Alex, Rodrigo Ely, Luiz Adriano, Lucas Paquetà, Leo Duarte e Junior Messias.