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Milan News

@ML – Morata: “Al Milan per essere leader e vincere”. Ibrahimovic: “Farà la storia”

Oggi è il giorno di Morata, che parla ufficialmente da nuovo giocatore rossonero: è il grande colpo del mercato estivo.

Era il 19 luglio quando il Milan annunciava l’ingaggio di Alvaro Morata, fresco vincitore dell’Europeo da capitano della Spagna. L’attaccante era poi andato in vacanza e solamente ieri è arrivato a Milano, pronto per iniziare la nuova avventura.

Alvaro Morata a Casa Milan: tutte le dichiarazioni – MilanLive.it

Il suo acquisto è costato 13 milioni di euro, ovvero la cifra stabilita dalla clausola di risoluzione presente nel contratto con l’Atletico Madrid. Ha firmato un accordo fino a giugno 2028 con opzione per un altro anno, il suo stipendio si dovrebbe aggirare sui 4,5 milioni netti annui più bonus. Oggi dalle ore 12:00 la consueta conferenza stampa di presentazione a Casa Milan: ieri è toccato a Strahinja Pavlovic e oggi a lui. Noi di MilanLive riporteremo in diretta tutte le dichiarazioni del nuovo numero 7 rossonero. Da segnalare anche che l’ex Juventus nel pomeriggio alle 17:30 sarà presente al nuovo Flagship Store in via Dante, dove i tifosi potranno incontrarlo.

Morata a Casa Milan: le parole dell’attaccante

PRIMO CONTATTO COL MILAN – “Ringrazio a tutti coloro che hanno fatto lo sforzo per avermi qua. Ho avuto diverse opportunità di tornare in Italia in questi anni, ma non c’era da pensare quando ho parlato con Zlatan e Fonseca. Nessuno mi ha voluto così. Sembrava che fossi già del Milan all’Europeo. Io ho bisogno di fiducia e di persone che credono in me, qui me lo stanno dimostrando. Non sono ancora al mio massimo in carriera. Sono felice di essere al Milan, difficile trovare una società con questa organizzazione e questo supporto. Non posso promettere titoli, ma correrò come un cane per pressare e aiutare la squadra. Un leader è quello che spinge i compagni a fare il loro massimo, cercherò di fare questo”.

CHI VORREBBE EMULARE DELLA STORIA DEL MILAN – “A Ibra ho chiesto maglietta, scarpe, video e tutto in questi anni. Ho sentito Kakà, Shevchenko, Pato e Beckham. Mi hanno detto che si vede che c’è qualcosa di diverso nel Milan, una parte della storia del calcio è stata scritta qui”.

ASPETTATIVE AL MILAN – “Mi aspetto di vincere, di segnare 50-60 non mi interessa. Ci sono giocatori che fanno milioni di gol e poi non vincono. Alla fine bisogna vincere e godersi il percorso, è un gioco di squadra e tutti avremo la possibilità di segnare. Quando sono arrivato a Milanello ho visto cosa si respira e posso solo fare meglio. I gol non mi preoccupano, voglio portare la seconda stella e aiutare a migliorare la storia del club. Sono gli anni migliori della mia carriera”.

MIGLIOR VERSIONE DI MORATA – “Sì, sono nella mia miglior versione. Sono molto contento, il Milan vedrà che è stato un buon acquisto prendere Morata nel modo in cui lo ha preso”.

SERIE A E DERBY – “Il campionato è cresciuto molto, ogni anno è più bello da vedere. Era più tattico in passato. Una bella soddisfazione aver eliminato l’Inter in Champions League nella scorsa stagione”.

RITROVARE LA JUVENTUS – “Sicuramente sono molto grato alla Juve per ciò che ha fatto per me, però oggi sono un giocatore del Milan e ho un altro percorso, un’altra avventura”.

MILAN COME LA SPAGNA – “Siamo molto simili come giocatori. Ce ne sono alcuni che se non sono già tra i migliori del mondo lo possono diventare. Anche l’allenatore ha un modo simile di far giocare la squadra. Ora è importante inserirsi nel gruppo, capiranno subito che persona sono. Io voglio vincere, non mi interessa del numero di gol e del protagonismo”.

THEO HERNANDEZ – “Abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto. Ci siamo visti in vacanza due-tre giorni. Spero abbia messo benzina nel motorino, è un giocatore fondamentale e anche lui può fare un salto di qualità. Ha il potenziale per essere il migliore terzino al mondo, cercherò di ricordarglielo ogni giorno”.

FONSECA E ALLEGRI – “Ho parlato diverse volte con Fonseca, anche a lungo. Non servivano tante informazioni per prendere la decisione, il Milan ha fatto anche uno sforzo per prendermi. La sua idea di calcio mi piace. Con Allegri non ho parlato, ha avuto un periodo complicato e ora non starà pensando molto al calcio. Quando ci rivedremo sarà bello, mi ha aiutato tanto alla Juve”.

FIDUCIA – “Essere qui è un’emozione, è un’emozione che ti prenda il Milan e che venga Ibrahimovic. Sono nel posto perfetto e ho l’età perfetta per fare cinque-sei anni a grandi livelli e vincere. Potevo anche andare altrove a prendere soldi e rilassarmi”.

RUOLO DI LEADER – “Devi avere voglia di vincere e sapere come si fa. All’Europeo dicevano che era impossibile perché eravamo giovanissimi, però bisogna crederci e lavorare duro. Alla fine poi si può arrivare ovunque, per questo non vedo l’ora di inserirmi nel gruppo e ricordare ogni mattina a ognuno quanto vale. Mi piace vedere gli altri felici e che sognano, una cosa positiva che alla squadra farà bene”.

GIOCO – “Bisogna togliere l’aria alle altre squadre, dobbiamo pressare alto e poi con la qualità che abbiamo possiamo fare bene. Senza palla dobbiamo metterci i vestiti di lavoratori e poi con la palla sappiamo cosa fare”.

TUTTI GLI ALLENATORI LO VOGLIONO – “Non sono egoista, porto positività. Mi piace vincere e godermi i momenti con i compagni, creando una famiglia. Questo ti porta a vincere”.

CAMARDA – “L’ho incontrato, lo conosco e ho visto delle sue partite. Mi rivedo in lui quando ero giovane al Real Madrid, ma lui fa più gol di me. Voglio aiutarlo, è il futuro ma magari anche il presente. Posso trovarmi a fare panchina a lui… Sono uno che scherza con i giovani, ma anche mi arrabbio quando non fanno bene”.

Ibrahimovic in conferenza stampa

LA SCELTA DI PUNTARE SU MORATA – “Do il benvenuto al capitano dei campioni d’Europa. Cercavamo un attaccante completo, presente in campo e fuori, lui è un esempio perfetto per noi. La squadra è più giovane dell’anno scorso, non ci sono più Giroud e Kjaer come leader. Alvaro entra anche in questo ruolo, sarà importante dentro e fuori dal campo. Lo aiuteremo, perché è nuovo e non conosce l’ambiente. Non sono preoccupato, è un campione e un vincente. Ha vinto tanto e ha grande esperienza, è un extra per la squadra. Lo conosciamo tutti. Quando ho parlato con Alvaro gli ho detto che la posizione più importante nel gioco di Fonseca è quello dell’attaccante. Deve solo rimanere concentrato e fare gol. Nella prima conferenza ho detto che Dio ha creato il mondo in 7 giorni, questo è il giorno 4 e siamo molto carichi”.

ANCORA SULLA SCELTA – “Alvaro è sé stesso. Sono sicuro che rimarrà nella storia del Milan. Quando abbiamo visto la possibilità di prenderlo, abbiamo attaccato subito. Gli ho detto che gli avrei portato felicità, se stai bene fuori campo stai bene anche dentro. Questa squadra è molto semplice e buona. Abbiamo preso Pavlovic per un avere un atteggiamento diverso, non voglio una squadra troppo buona. Penso che Alvaro entrerà facilmente nel gruppo, tutti lo aspettano per allenarsi assieme. Deve essere sé stesso, non faticherà, ha già giocato in Italia e ha fatto bene. Non è uno che deve crescere, deve solo stare bene e fare la sua performance. Lui è già completo, al top, con più esperienza avrà più facilità nel giocare. Siamo sicuri che entrerà molto bene in squadra, la stiamo configurando come vogliamo. L’anno scorso la dirigenza ha messo la base, in questa estate stiamo mettendo i dettagli. Vogliamo creare una squadra competitiva per arrivare agli obiettivi. Morata ha un DNA da Milan, è un vincente e ha obiettivi in testa. Poi è bello, i giocatori del Milan sono belli. Deve solo allenarsi e stare bene. La volontà di venire al Milan c’era, ringrazio l’agente di Alvaro per la disponibilità”.

IL MILAN DI OGGI – “La squadra sta reagendo bene al lavoro. C’è un nuovo allenatore, un nuovo staff e tante novità. Lavorano bene e ogni giorno entra sempre di più l’identità di Fonseca. Il mister non ha avuto tutti i giocatori dal primo giorno a causa dell’Europeo e di altri tornei, però pian piano si forma la squadra. Martedì abbiamo il Trofeo Silvio Berlusconi e sarà un’altra occasione. Non so se Alvaro giocherà, l’ho visto già in forma. Dopo tre partite in America, ho visto bene la squadra. Ovviamente, vincere là non significa niente se non vinci le partite ufficiali. Sono ottimista. Il 17 inizia tutto quello che stiamo aspettando”.

COSA ASPETTARSI SUL MERCATO – “Stiamo lavorando con pazienza, seguendo il piano e la strategia. Se dico tutto, non c’è sorpresa e non ci si diverte. Siamo al quarto giorno, abbiamo l’ambizione di puntare in alto. Lavoriamo tanto, siamo tutti carichi e vediamo”.

Scritto da
Matteo B.