Prima partita per Leao, che a Baltimora farà il suo debutto stagionale: l’arrivo di Fonseca comporterà qualche novità per lui.
Rafael Leao si è aggregato da poco alla squadra, la sua preparazione è cominciata in ritardo a causa della partecipazione all’Europeo. Ovviamente, dopo l’eliminazione del Portogallo avvenuta il 5 luglio in semifinale per mano della Francia, aveva bisogno di alcune settimane di vacanza.
Ci sono grandi aspettative per la sua nuova stagione. Anche se viene da tre anni nei quali è stato in doppia cifra sia in termini di gol sia come assist, non sono mancate delle critiche nei suoi confronti. C’è chi a volte gli contesta l’atteggiamento eccessivamente rilassato in campo e qualche errore di troppo in fase offensiva. Anche tra gli stessi tifosi del Milan a volte emergono commenti negativi, pur riconoscendo il talento e l’enorme potenziale del portoghese. La sensazione è che gli manchi un ultimo step per essere considerato davvero un campione. Lo farà in questa stagione sportiva 2024/2025?
Anche se per lui Stefano Pioli è stato una sorta di padre calcistico, avendolo aiutato a tirare fuori le sue qualità in questi anni, a Leao serviva una nuova guida. Il cambio di allenatore era necessario (anche per altri motivi) e adesso c’è curiosità di vedere se Paulo Fonseca sarà l’uomo giusto per valorizzarlo definitivamente. Il fatto di essere entrambi portoghesi è un buon punto di partenza per il loro rapporto, però poi serve il lavoro sul campo. Lì il giocatore è chiamato a impegnarsi per migliorare, seguendo le direttive del nuovo tecnico.
Rafa ha speso parole molto positive per Fonseca nella recente intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: “È una persona diretta e fa vedere subito ciò che vuole. Le sue squadre hanno giocato sempre un bel calcio e per gli attaccanti è top: mi vedo bene con lui e anche i compagni sono contenti. Gli allenamenti sono intensi, sempre con la palla: per me, abbiamo già capito le sue idee di calcio. L’identità storica del Milan è con la palla e qui tutti i calciatori sono coinvolti nel possesso: è l’allenatore giusto“.
Per quanto concerne le richieste che l’allenatore gli fa, queste sono state le sue parole: “Mi chiede di stare largo, fare uno-due per arrivare vicino all’area“. Niente che non conosca già, quindi, ma Leao deve anche imparare a variare maggiormente il suo gioco, a dare meno punti di riferimento e a diventare più imprevedibile. Fonseca al Lille chiedeva agli esterni anche di venire dentro al campo, per favorire le avanzate dei terzini, e di attaccare la profondità alle spalle dei difensori avversari. Rafa può e deve migliorare.
Nell’amichevole Barcellona-Milan a Baltimora lo vedremo per la prima volta in campo in questo pre-campionato, anche se dovrebbe partire dalla panchina. Saprà subito sorprendere positivamente o gli servirà tempo? I carichi di lavoro effettuati nella preparazione potrebbero condizionarlo, è assolutamente normale. L’importante è farsi trovare pronto per quando ci saranno le partite ufficiali.