Nuovi investitori per il club rossonero? Forse sì, forse no: ne abbiamo parlato con l’avvocato Felice Raimondo.
Il Milan è in un periodo molto positivo dal punto di vista economico-finanziario. Il bilancio è in attivo da due esercizi, il fatturato è in crescita e i debiti sono contenuti. La società è molto attenta ai conti e vuole raggiungere risultati sportivi rimanendo sempre sostenibile.
A fine agosto 2022 il club è passato da Elliott Management a RedBird Capital Partners e l’approccio non è cambiato. Gli investimenti sono ben ponderati e non si va oltre determinati limiti di spesa. Questo è un fattore che a volte crea delle critiche da parte dei tifosi, che vorrebbero un po’ più di intraprendenza nel chiudere certe operazioni, anche sforando leggermente il budget prestabilito pur di portarsi a casa dei giocatori che rinforzeranno la squadra.
Milan, nuovo azionista in futuro?
Oltre ad avere un bilancio che continua a migliorare, frutto anche della costante e fondamentale presenza in Champions League, il Milan ha pure avviato i piani per realizzare uno stadio di proprietà. Com’è noto, sta lavorando per costruirlo nell’area San Francesco a San Donato Milanese. Un’opera attorno alla quale sorgerà un distretto commerciale e per l’intrattenimento. Ciò aumenterà ulteriormente il valore del club.
Gerry Cardinale ha dichiarato più volte di voler rimanere a lungo alla guida del Milan, riportandolo ai vertici del calcio mondiale. Ma molti si aspettano che possa vendere nel momento in cui verrà raggiunto un valore ritenuto adatto per procedere con una cessione. Proprio la realizzazione dello stadio dovrebbe provocare un’impennata del prezzo, anche se nel frattempo la società continuerà a lavorare anche su altri aspetti per generare valore.
Da non dimenticare che RedBird Capital Partners ha comprato il club usufruendo anche di un prestito da parte di Elliott Management: 550 milioni di euro. Un debito con scadenza triennale sul quale Cardinale si è sempre mostrato molto tranquillo, sicuro che non andrà incontro a problematiche nel pagamento.
Per facilitare la restituzione della somma, che prevede un tasso di interesse dell’8%, era anche emersa la possibilità che RedBird vendesse una quota di minoranza del Milan a investitori del Medio Oriente. Ad aprile, quando si parlava con insistenza dell’arrivo di nuovi capitali, è poi spuntata un’indagine sulla proprietà rossonera, visto che la Procura di Milano sospettava che ci fosse ancora Elliott a controllare il club.
All’avvocato Felice Raimondo abbiamo chiesto se tale indagine possa aver ostacolato l’entrata di nuovi soci nel Milan: “L’indagine potrebbe aver rallentato questo percorso ma non è detto, non possiamo saperlo con certezza. L’ingresso di un socio di minoranza può essere senza dubbio l’opportunità per ripagare il debito nei confronti di Elliott, ma credo pure che RedBird sarebbe in grado di provvedervi senza far entrare nessun socio. Vedremo da qui a un anno cosa accadrà“.
L’arrivo di un socio di minoranza non va escluso, però Cardinale potrebbe trovare lo stesso il modo di estinguere il debito.