Sergio Perez resta in Red Bull: il pilota messicano continuerà con il suo attuale team. Ciò ha causato una reazione choc di Max Verstappen
Alla fine Sergio Perez resta alla Red Bull: nei giorni scorsi è arrivata, forse un po’ a sorpresa, la scelta da parte dei dirigenti per quanto riguarda il futuro del messicano. Non è un mistero, infatti, che le cose nella casa automobilistica austriaca non stiano girando per il verso giusto. Verstappen non riesce a tornare sui suoi ritmi, non vince da ben 4 Gran Premi e ha visto assottigliarsi il vantaggio sia in classifica piloti che in quella costruttori.
Soprattutto in quest’ultima, l’olandese sta pagando anche lo scarsissimo stato di forma del compagno di scuderia. Perez è spesso relegato ultimo tra i big, non riuscendo ad andare oltre il settimo posto da diverse gare. Se Verstappen non è in giornata, sono dolori per l’intera scuderia, considerando di come il messicano non riesca ad apportare alla causa nessun tipo di aiuto concreto. Il tutto unito all’espansione di Mercedes e McLaren, che presto potrebbero avere macchine più potenti di quelle del team austriaco.
Verstappen, frase choc sulla permanenza di Perez alla Red Bull
Si pensava che Horner e Marko potessero dare il benservito a Checo Perez, prendendo in esame gli ultimi risultati. Invece è arrivata la conferma, con il messicano che ringrazia e torna così saldamente al proprio posto. Magari questo può essere un incentivo a fare sempre meglio. Non è passata inosservata la reazione choc da parte di Max Verstappen all’accaduto.
L’olandese, infatti, si è espresso a ViaPlay, dicendo la sua in maniera chiara e netta sulla permanenza del compagno di scuderia. Non ha usato parole diplomatiche ma è andato dritto al punto: “La mia opinione conta fino ad un certo punto” è l’incipit del suo discorso che poi va giù pesante. “Credo fermamente che la nostra unica preoccupazione debba essere la macchina, non il mio compagno di team”. Queste parole, oltre a sembrare molto snob nei confronti di Perez (con il quale non c’è un grande rapporto, soprattutto dopo gli scarsi risultati attuali), sono una vera e propria frecciata alla dirigenza.
Verstappen ha mandato un chiaro segnale alla scuderia, chiedendole di migliorare le prestazioni della macchina, apparsa troppo lenta rispetto la concorrenza di recente. La priorità deve essere questa, di consegnare una vettura sempre più ai passi con i tempi e competitiva.