Monica Tosolini, giornalista di Telefriuli e Udineseblog, ci ha parlato di Samardzic: il centrocampista serbo è nel mirino del Milan.
Non è un segreto che il club rossonero abbia deciso di provare a prendere Lazar Samardzic, che un anno fa vicinissimo all’Inter e poi rimasto all’Udinese. I primi contatti sono partiti, la trattativa non è ancora decollata.
Il 22enne nazionale serbo vuole giocare in una big e ha dato il suo ok a un trasferimento a Milano. I dialoghi tra il Milan e il padre del giocatore sono stati positivi, però il direttore sportivo bianconero Gianluca Nani dal ritiro in Austria ha spiegato che tra i club c’è stato un contatto veloce e che al momento non esiste né un’offerta né una trattativa. Ha anche specificato che vorrebbe tenere l’ex Lipsia. Di Samardzic abbiamo parlato con Monica Tosolini, giornalista di Telefriuli e Udineseblog.
Qual è la situazione Samardzic in questo momento?
“Nani ha parlato nell’interesse di una società che si appresta a trattare un calciatore che valuta 25 milioni euro. Vuole quella cifra. Da quello che si intuisce, l’Udinese non è stata molto contenta del fatto che il Milan si sia rivolto prima all’entourage di Samardzic, ma è anche vero che dopo quanto successo l’anno scorso con l’Inter il club ha fissato il suo prezzo e ora attende che arrivino offerte. C’è stato un contatto Udinese-Milan lunedì e, come ha detto lui, non c’è ancora una trattativa. Il Milan non ha fatto un affondo e si è limitato a chiedere informazioni”.
I 25 milioni chiesti dall’Udinese sono trattabili?
“Inserendo bonus e percentuale sulla rivendita si può arrivare a un accordo. Era anche giunta voce che l’Udinese avesse richiesto tre giovani come Bartesaghi, Zeroli e Colombo, però il Milan si è opposto. Penso che la società friulana possa essere interessata anche a Pobega, visto che alla squadra servono due centrocampisti che sostituiscano Walace e Pereyra. Lui era nel mirino dell’Udinese già anni fa, ma l’agente fa sapere che non è stato contattato né dal club bianconero né dal Milan per un eventuale inserimento in questa operazione. Sembra che il giocatore speri di rimanere a Milano, però risulta essere sul mercato. Chiaramente, in caso di trattativa, servirà trovare un’intesa anche sulla valutazione del cartellino di Pobega”.
Pensi che l’operazione alla fine si concretizzerà?
“Anche se oggi la trattativa non è davvero partita, c’è la volontà delle parti di trovare una quadra. Samardzic da almeno un anno e mezzo vuole giocare in un grande club. È un’operazione che si può portare a termine, però c’è tanto da lavorare perché esiste tanta distanza tra i 15 milioni che vorrebbe spendere il Milan e la valutazione da 25 milioni fatta dall’Udinese. Comunque, è interesse di tutti finalizzare questo affare. Bisogna trovare la formula. Se il Milan ha trovato una quadra con l’entourage di Samardzic, per loro è già una cosa buona. Però l’ultima parola spetta dall’Udinese“.
Oltre al Milan, ci sono altre pretendenti per Samardzic?
“Non si conoscono i nomi di altre società interessate, anche se ovviamente ce ne sono alcune che lo hanno monitorato e che stanno valutando la possibilità di farsi avanti. Era un pallino di Giuntoli e piaceva anche al Napoli. Samardzic ha mercato, però oggi nessuno ha offerto i 25 milioni richiesti dall’Udinese. Nessuno lo valuta quella cifra. Al momento, l’unica squadra che si è fatta avanti davvero è il Milan”.
A tuo avviso, l’entourage potrebbe creare nuovi problemi?
“Non lo so, si tratta di personaggi tosti. Il padre è molto deciso sul discorso commissioni, però non penso sia loro interesse creare problemi. Samardzic desidera una grande squadra e non vuole farsi sfuggire questa grande occasione. Se il Milan è già riuscito a raggiungere un accordo con l’entourage, allora è a cavallo, perché questa è la parte più difficile“.
Com’è stata la scorsa stagione di Samardzic? Il mancato trasferimento all’Inter lo ha condizionato?
“Pensavo che non essere partito da Udine lo avrebbe influenzato, invece aveva iniziato molto bene la stagione. Poi si è perso, come tutta la squadra. Ha avuto un rendimento altalenante, non riesce a dare continuità alle sue prestazioni. È un giocatore che ha grandi colpi, però gli manca costanza. In tanti pensano che gli farebbe bene rimanere un altro anno a Udine per dimostrare un potenziale che è sicuramente enorme. Gli manca uno step per essere un grande calciatore, non so perché vada ancora a fasi alterne. All’Udinese non ha mai avuto pressioni e forse a volte si è adagiato, magari ha bisogno di sentire più responsabilità. In quest’ottica un passaggio al Milan potrebbe essere l’occasione giusta per vedere se è in grado di fare il salto di qualità. Al momento è un eterno incompiuto. Lui si sente pronto per un grande club, andarci potrebbe essere lo stimolo giusto per dimostrare quanto vale davvero. Il fatto di avere concorrenza può motivarlo. Se va al Milan, non può pensare di giocare bene una partita ogni tanto. All’Udinese a volte ha deluso ed è anche finito in panchina, gli allenatori gli hanno preferito giocatori che mettevano più grinta in campo. Lui è molto tecnico, però forse sul piano della personalità pecca ancora“.