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Alcaraz-Nadal, fiumi di lacrime: “È un sogno”

I due grandi protagonisti, di ieri e di oggi, del tennis moderno giocheranno in doppio a Parigi: l’emozione non può che essere elevata

Carlos Alcaraz ad appena 21 anni si appresta a giocare le sue prime Olimpiadi, un appuntamento sempre pieno di emozioni vista la sua importanza a livello globale. A rappresentare assieme a lui i colori della Spagna, una delle favorite per quanto riguarda il tennis, ci sarà anche Rafa Nadal. Passato e presente si incontreranno in quel di Parigi.

Nadal e Alcaraz emozionati a Parigi (Ansa) – Milanlive.it

Due generazioni di campioni nonché due abili tennisti che sin dalla giovanissima età hanno avuto la forza di scrivere pagine illustri di questo sport. Nadal e Alcaraz non sono sovrapponibili, sono diversi e orgogliosi nel loro modo di essere e di fare, ma in un certo senso sono compatibili per giocare in doppio. Si prospettano scintille e giocate pazzesche sulla terra rossa (la medesima del Roland Garros, torneo che entrambi hanno vinto).

Olimpiadi, Alcaraz e l’emozione di giocare con Nadal

Non possono non essere emozionati entrambi alla prima conferenza stampa, organizzata dal Comitato Olimpico Spagnolo, accanto a tutti gli altri membri del team di tennis. Tuttavia, a prendersi la scena sono gli sguardi pieni di commozione di Carlos Alcaraz, che si appresta a vivere un vero e proprio sogno: quello di giocare al fianco del suo idolo di sempre su una terra che adora e in un contesto come le Olimpiadi. Ci sono insomma tutti i presupposti per scrivere un’altra pagina di storia.

Alcaraz e le prime impressioni su Parigi 2024 (Ansa) – Milanlive.it

Non bisogna dimenticare però le difficoltà che ci saranno: Alcaraz non ha molta esperienza in doppio, è un fenomeno quando è da solo perché con il suo grande atletismo è in grado di muoversi ovunque. Con un Nadal al suo fianco giocherà in modo completamente diverso, lo stesso classe 2003 lo sottolinea in conferenza stampa.

Così il 21enne a pochi giorni dall’esordio: “Giocare con Rafa è un sogno, non c’è modo migliore di debuttare alle Olimpiadi. Ma non si vincono medaglie solo grazie al nome“. Alcaraz è consapevole di essere il favorito con Nadal al suo fianco, ma al contempo è giustamente convinto che il lavoro da fare è tanto e gli avversari non staranno con le mani in mano a osservare. Nadal nel suo intervento ha invece sottolineato l’importanza della competizione, da lui vinta nel 2008, a Pechino. “Essere qui mi ringiovanisce, per esserci ho dovuto superare molti momenti complicati”.

Scritto da
Giancarlo Pacelli