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Terremoto Verstappen: non è ancora finita

Ancora una volta si parla del futuro del corridore olandese della Red Bull: la rivale del team non molla

Verstappen-Red Bull, un binomio storico, vincente e che fa sempre parlare di se. In Ungheria, si sono intravisti i motivi per i quali il pilota olandese stia vivendo un periodo difficile, malgrado quel primo posto in classifica sempre più minacciato dall’avanzata delle due McLaren più in forma sul piano dei risultati.

Situazione Verstappen sempre più calda (Ansa) – Milanlive.it

Max ha fatto parlare di se più che altro per la sfuriata nei confronti del suo fido ingegnere di pista Gianpiero Lambiase, che non gli ha risparmiato critiche per il fatto che l’olandese si lamentasse troppo di vari aspetti, tra cui la strategia scelta dal team.

Il nervosismo e la confusione di Max potrebbero ora mettere di nuovo in discussione il suo futuro: a confermarlo anche una nota inserita nel contratto di Helmut Marko, consigliere che è legato a triplo filo al pilota tre volte campione del mondo.

Verstappen, Marko e le pressioni di Mercedes

Il weekend ungherese potrebbe essere uno spartiacque nella carriera di Verstappen. Almeno queste sembrano essere le sensazioni che provenivano da Budapest, dove Helmut Marko ha avuto, a diversi mesi di distanza, un colloquio a porte chiuse con il team principal Christian Horner e la componente più importante del team, guidata da Chalerm Yoovidhya e Oliver Mintzlaff.

Alla fine dell’incontro, il risultato è stato l’aggiunta di una postilla che potrebbe cambiare il futuro della scuderia: Marko infatti ha fatto aggiungere una lettera di accompagnamento al suo contratto secondo cui rimarrà nel team fino al 2026. E se questa decisione dell’ex pilota austriaco verrà confermata in futuro, allora a rischio è anche la permanenza di Verstappen, che ricordiamo rimane in Red Bull a patto che Marko faccia la stessa cosa.

Wolff commenta il momento della Red Bull (Ansa) – Milanlive.it

La situazione quindi è molto delicata e la sfuriata di Max nei confronti del team per quanto è avvenuto a Budapest, è l’ennesimo indizio di un rapporto che potrebbe concludersi prima del tempo pattuito. Un qualcosa che provocherebbe un terremoto a tutti gli effetti.

Sul tema è intervenuto subito Toto Wolff, da sempre un grande estimatore di Max e che sta osservando da lontano quanto sta accadendo in seno a Milton Keynes. Queste le sue dichiarazioni nel post Gp di Ungheria: “Non so esattamente quale fosse il contenuto di questa clausola, perché non la conosco. La cosa più importante è che un pilota voglia restare nel proprio team e voglia guidare per loro”.

Scritto da
Giancarlo Pacelli