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Categorie: Milan News

@ML – Alla scoperta di Fofana con l’agente Sebastiano Salaroli: “Pronto per il Milan, è un affare”

Andiamo alla scoperta di Youssouf Fofana, probabile nuovo acquisto del Milan, con l’agente Sebastiano Salaroli, esperto di calcio francese.

L’acquisto di Fofana per il Milan è diventato una priorità. Dopo aver risolto la questione attaccante con Alvaro Morata, ora i rossoneri hanno concentrato le loro attenzioni sul centrocampista. Che deve avere delle caratteristiche molto chiare: un mediano difensivo, in grado però di adattarsi alla proposta di gioco di Fonseca che si basa sul controllo della gara e del pallone.

Rabiot, Fonseca e Fofana – MilanLive.it

Il profilo perfetto è stato individuato proprio in Fofana, in scadenza di contratto fra un anno con il Monaco. Incassato subito il sì del giocatore, adesso il Milan è impegnato nell’accordo con i monegaschi: l’inserimento di Manchester United e Atletico Madrid può essere un problema, ma la società rossonera è ottimista e punta molto sulla volontà del giocatore. Che è entusiasta di venire. Per conoscerlo meglio, MilanLive.it ha intervistato in esclusiva Sebastiano Salaroli, agente ed intermediario, esperto di calcio francese.

Chi è Fofana con l’agente Salaroli

Parlaci di Fofana: che giocatore è?

“C’è poco da scoprire, parliamo di un Nazionale francese. Ormai lo conoscono un po’ tutti. Nel 4-3-3 di Fonseca iniziale o nel 4-2-3-1, che secondo me alternerà, è un giocatore che può giocare ovunque. Nel Monaco ha fatto prevalentemente il mediano ma anche mezzala: che sia un sistema a due o a tre, è polivalente perché abbina qualità a quantità. Non è un qualitativo puro alla Reijnders per intenderci ma sa anche dettare i tempi. Anche allo Strasburgo giocava lì, quindi in un calcio propositivo dove serve corsa e fisicità lui è perfetto secondo me”.

Youssouf Fofana (ANSA) – MilanLive.it

Lui e Reijnders per un centrocampo completo.

Fofana è la pedina che ti permette di fare il centrocampo come vuoi perché può fare qualsiasi ruolo. Nel 4-2-3-1 con Reijnders di fianco e Loftus-Cheek trequartista, oppure puoi giocare a tre con l’olandese davanti alla difesa e lui e l’inglese mezzali. Con lui puoi giocartela come vuoi”.

Qual è stato il suo percorso di crescita? 

“Già da un po’ è pronto per il grande salto. Chiaro che giocare nel Milan è un’altra cosa. Lui ha esordito molto giovane allo Strasburgo e si è imposto fin da subito, tanto è vero che il Monaco lo ha pagato tanto all’epoca. Era uno dei ragazzi più di prospettiva in Francia. Lui si è affacciato al grande calcio fin da subito perché il Monaco è una delle squadre più importanti. In quegli anni c’erano grandi investimenti, ha dato fastidio al Psg. Ha l’esperienza giusta per arrivare al Milan e imporsi, poi è un nazionale francese e ha quindi esperienza internazionale. Per lui è il momento giusto per fare questo salto di qualità”.

Lo aveva cercato anche la Juve prima di Thuram, chi è più pronto dei due? 

“Fofana è più pronto, è più dinamico e copre più campo. Thuram ha più qualità, alla lontana somiglia un po’ più a Pogba. Ribadisco però che Fofana, che è un Nazionale, è più pronto e utile fin da subito. Kheprem è più giovane e ha bisogno di sgrezzarsi. Ad oggi, se vuoi avere un giocatore di impatto immediato, è più Fofana che Thuram”.

Stando alle ultime indiscrezioni, il Milan lo sta prendendo per 14 milioni di parte fissa.

“Faccio un parallelismo con Weah alla Juve l’anno scorso. Sono giocatori che in situazioni normali puoi pagare anche 30-35 milioni, invece li porti a casa ad una cifra molto più bassa in virtù della scadenza, quindi anche i costi sono ottimali. Secondo me Fofana a 14 milioni è un affare, come lo era Weah a 10 milioni. Ai giocatori francesi che vengono in Italia bisogna dare del tempo per ambientarsi perché è un calcio totalmente diverso, soprattutto in alcuni ruoli, difficili da interpretare tatticamente, come il quinto o il difensore. Per una mezzala è un po’ più semplice: le consegne difensive sono diverse ma è più semplice da adattare. Guardate il percorso di Rabiot…”.

A proposito… Prenderesti Rabiot al Milan?

“Rabiot lo prenderei in qualsiasi squadra al mondo. Nessuna squadra può non pensare di prenderlo, non escluderei nemmeno il Real Madrid che ha una squadra stellare. Un giocatore del genere a chi non fa comodo”.

Fonseca e gli anni al Lille

Qual è l’opinione in Francia di Fonseca dopo gli anni al Lille?

“Fonseca al Lille non aveva il compito di vincere, non era richiesto. Doveva valorizzare i giocatori per fare trading, per vendere. E in quest’ottica ha fatto benissimo. Ha raggiunto risultati buoni. In Francia il Psg fa un altro sport, il Nizza ha investito, il Monaco e il Rennes hanno disponibilità così come il Marsiglia, squadra storica. Lui è riuscito a mantenere un certo livello di risultati e soprattutto il Lille ha appena venduto Yoro a 62 milioni… Ha fatto un buon lavoro, e in Francia è considerato infatti un buon allenatore, è ben visto. Allenare il Milan è un’altra storia…”.

Fonseca (YouTube) – MilanLive.it

Ti aspettavi una scelta diversa?

“Sempre difficile giudicare le scelte di un club. Credo che in questo momento il progetto Milan sia basato sull’acquisto di giocatori giovani di prospettiva ma che possano rendere a breve per tornare ad essere grande. Il Milan deve giocare per vincere, è storicamente così e deve essere così, però non ha l’assillo perché oggi parte un po’ dalle retrovie. C’era bisogno di un allenatore che avesse un impatto già da subito e creare una base per vincere, ma non so quali erano le alternative. Non mi sento di giudicare oggi la scelta di Fonseca; anche quando arrivò Pioli c’erano gli stessi malumori, me lo ricordo bene… Intanto ha vinto lo Scudetto e ha fatto un ottimo lavoro. Lo scetticismo a Milano c’è sempre da entrambe le sponde, soprattutto negli ultimi tempi dove si è fatto di necessità virtù perché non ci sono più i grandi mecenati del passato. Oggi non so dire se è una buona scelta: l’unico indicatore sono i risultati, quindi potremmo dirlo solo fra un po’ di tempo”.

I rinnovi di Theo Hernandez e Maignan

Theo Hernandez e Maignan si rinnovano a prescindere e a qualsiasi cifra? 

“Donnarumma sembrava imprescindibile, dopo invece è arrivato Maignan che ha fatto cose importantissime ed è diventato il perno. Per quanto il giocatore possa essere straordinario e impattante, sono tutti importanti e nessuno è indispensabile, soprattutto di questi tempi. Se non sei oggi una grande potenza del calcio, e oggi il Milan non lo è, devi fare anche altri ragionamenti. Quindi i rinnovi a tutti i costi no… Quello di Donnarumma è stato sanguinoso per poi trovarsi con un pugno di mosche. Ogni situazione a sé, ma non è il momento storico per il Milan, così come per tutte le italiane, di prendere decisioni a prescindere. Devi sempre fare i conti con le offerte e le situazioni contrattuali con meno potere. Rinnovare a qualunque cifra oggi il Milan, così come Juventus o Inter, non lo può fare. C’è un aspetto di bilancio di cui tener conto. Il valore dei giocatori è indiscutibile”.

Un nome solo: l’acquisto che consiglieresti alle squadre italiane dalla Ligue 1.

“Mi piace tantissimo Maghnes Akliouche del Monaco”.

Scritto da
Pasquale La Ragione