Carlos Alcaraz mette pressione a Jannik Sinner dopo la brillante vittoria a Wimbledon contro Novak Djokovic. La classifica ora parla chiaro
Il tennista spagnolo si è riconfermato campione sull’erba londinese, palesando una condizione psicofisica praticamente perfetta. Quarto Slam in carriera e accoppiata con il Roland Garros completata nel giro di un mese.
Quanto visto a Wimbledon è roba da amanti purissimi del tennis. L’esplosione complessiva del talento di Carlos Alcaraz è qualcosa di bello per lo sport in generale e che regala grandi attese e speranze per il mondo della racchetta da qui ai prossimi anni. L’eredità di gente come Djokovic, Nadal e Federer era davvero molto ingombrante, ma sembra essere nata quella stella che può far dormire a tutti sogni tranquilli.
Lo spagnolo a 21 anni appena compiuti ha già raggiunto il traguardo dei 4 Slam in bacheca, roba riuscita in precedenza solo a mostri sacri come Borg, Wilander e Becker. Con l’accoppiata Roland Garros e Wimbledon, Alcaraz è entrato nella stretta cerchia dei 6 a riuscire in questa impresa (Federer e Nadal inclusi). La lezione impartita a Novak Djokovic sa tanto di passaggio di consegne per quello che sarà il nuovo dominatore del tennis internazionale.
Sulla carta il numero uno resta ancora Jannik Sinner, che conserva un discreto margine nella classifica ATP e può godersi almeno fino al termine dell’estate la palma del migliore senza rischi. L’eliminazione ai quarti contro Medvedev non è stato un toccasana ma nemmeno così traumatica.
Alcaraz meglio di Sinner, i punti conquistati tra Roland Garros e Wimbledon mettono pressione: la Race parla chiaro
Quello che cambia per Sinner è il discorso legato alla classifica Race, ovvero quella strutturata con i risultati dell’anno solare. Lì Alcaraz è a ridosso del nostro portacolori, con soli 250 punti di distanza. Ovviamente i due Slam portati a casa dallo spagnolo, uniti alla vittoria nel Master 1000 di Indian Wells, hanno fatto benissimo alla graduatoria del classe 2003, che sembra destinato ad operare il sorpasso da qui a Torino.
Per le ATP Finals di novembre, ultimo atto della stagione, i primi 8 posti sembrano essere già quasi tutti delineati, considerando Alexander Zverev e Daniil Medvedev, terzo e quarto rispettivamente e Djokovic, rientrato al sesto posto dopo il buon exploit di Wimbledon (prima finale Slam dell’anno conquistata).
Dietro bene anche De Minaur che sembra aver staccato gli inseguitori, con un granitico settimo posto. Resta aperto solo lo spiraglio dell’ottavo, con Tsitsipas, Fritz e Paul per ora favoriti.