Oggi mister Fonseca viene presentato in conferenza a Casa Milan: ecco tutte le parole del nuovo tecnico rossonero.
Sabato mattina Paulo Fonseca è arrivato in aereo a Milano assieme al suo staff e poi si è recato a Milanello. Ha avuto modo di conoscere il centro sportivo nel quale da oggi pomeriggio inizierà a dirigere gli allenamenti della squadra.
Alle ore 17:00 è prevista la prima seduta di lavoro della stagione 2024/2025. Ma stamattina c’è un altro appuntamento importante: alle 11:00 a Casa Milan c’è la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico rossonero. Sarà interessante ascoltare le sue dichiarazioni sui diversi temi sui quali verrà interpellato. Al suo fianco ci sarà Zlatan Ibrahimovic. Noi di MilanLive.it ci saremo e aggiorneremo in diretta i nostri lettori.
Fonseca a Casa Milan: le parole in tempo reale
L’INTRODUZIONE DI IBRA – “Benvenuto a Paulo, oggi finalmente è qui per il primo giorno di attività e allenamento. Oggi parliamo di presente, qualche giorno fa abbiamo parlato di futuro. Siamo molti contenti che è arrivato questo giorno. Questo è uno dei movimenti della nostra strategia, delle nostre idee. Abbiamo studiato e stiamo studiando per tante cosa che arrivano. Non andiamo di fretta, siamo molto carichi. Abbiamo tanta fame e voglia di iniziare questa nuova avventura. Siamo felici e carichi per questo nuovo inizio e avventura”
LE PRIME PAROLE DI FONSECA – “Ringrazio come sono stato accolto e anche la società nella fiducia in me e nel mio lavoro. Sono molto motivato, molto emozionato e fiducioso di fare un grande lavoro. So che arrivo in un club che vuole vincere. Sono stato nel museo e ho visto la storia del Milan, ho una grande ambizione di fare parte di questa storia. Zlatan mi ha mostrato lo spazio per i nuovi trofei e voglio fare parte di questa storia. Sono pronto per iniziare questa strada, non vedo l’ora di cominciare a lavorare”.
ESSERE AL MILAN – “Sono qui con grande ambizione. Chi arriva al Milan lo fa per vincere. Ho guardato tante volte Baresi e gli altri campioni che hanno fatto la storia rossonera, ho la consapevolezza di avere una grande responsabilità. Per me è un grande orgoglio essere qui, è un club universale e so la responsabilità che ho nelle mie mani. Ho grande fiducia di poter vincere e continuare questa storia”.
VALORE DEL MILAN – “Credo nei giocatori che abbiamo, nella squadra che c’è. Abbiamo anche bisogno di alcuni nuovi giocatori, non molti. Ci sono dei ruoli nei quali intervenire per migliorare”.
MOURINHO ULTIMO STRANIERO VINCENTE IN ITALIA – “Io voglio essere il più uno. Sono diverso da Mourinho ma sono orgoglioso di avere un portoghese che ha vinto qui in Italia. Io voglio farlo qui, al Milan, ho grande ambizione. Ho la responsabilità di essere l’allenatore del Milan e voglio vincere”.
IDEA DI CALCIO – “Il Milan ha una storia di calcio offensivo, per vincere dobbiamo essere una squadra dominante. Voglio costruire una squadra coraggiosa, dominante, offensiva, reattiva e che non lascia pensare le altre. Voglio vincere, ma la qualità del gioco è importante. Voglio una squadra che lasci orgogliosi i giocatori. Avere un’identità forte è importante”.
NUOVO ATTACCANTE – “Abbiamo bisogno di un centravanti e insieme stiamo cercando di prendere quello con le caratteristiche giuste. Se vogliamo giocare negli ultimi 30 metri, ce ne serve uno forte. Sappiamo cosa vogliamo, sappiamo il giocatore che vogliamo. Ci aspettiamo di averlo qui a breve”.
RIVINCITA NEL DERBY E GAP DALL’INTER – “Prometto di lottare in ogni partita per vincere e con l’Inter non sarà diverso. Abbiamo una squadra forte e anche l’Inter ce l’ha. Dobbiamo giocare con coraggio, senza paura e sempre con l’ambizione di vincere”.
RAFA LEAO – “Un giocatore importante per il Milan, è decisivo. Mi aspetto un calciatore motivato, pronto per giocare per la squadra. È giovane, ha possibilità di imparare ogni giorno”.
MERCATO – “La fretta è nemica della perfezione. Sappiamo quello che vogliamo, con i tempi giusti avremo i nuovi giocatori”.
DARE EQUILIBRIO – “Ho studiato la squadra e non faccio paragoni. Per vincere dobbiamo essere una squadra più equilibrata. Dobbiamo migliorare e imparare. Questo dipende anche dal modo di difendere. Vogliamo costruire una squadra più aggressiva, che fa più pressing e difende più lontana dalla porta. Lavorerò per migliorare la fase difensiva. Penso che abbiamo buoni difensori e che non ci siano problemi individuali. La priorità è l’attaccante”.
CONVINCERE GLI SCETTICI – “Ho voglia di iniziare e convincere i tifosi. Voglio far credere ai tifosi che saremo una squadra ambiziosa, che giocherà per vincere. So la responsabilità che ho e che devo convincere i tifosi, so che saranno con noi sempre. Ho fiducia che insieme saremo molto forti”.
TEMPO PER DARE LA SUA IMPRONTA – “Nella prima partita col Torino mi aspetto di vedere le mie idee sul campo. Ovviamente è un processo che richiede tempo. Ora iniziamo la preparazione senza giocatori importanti, arriveranno più tardi. Magari non saremo perfetti nelle prime partite, ma penso che si possa iniziare a vedere una squadra diversa”.
SCUDETTO – “La parola Scudetto significa: vincere. Chi arriva al Milan lo fa per vincere e io non sono diverso. Non passiamo scappare da questa verità”.
CALCIATORI DEL MILAN – “Ho giocato contro di loro ma non ho un rapporto personale con nessuno. Conosco tutti i giocatori del Milan”.
FLORENZI – “In questo momento conto su tutti i calciatori che fanno parte della squadra e lui è tra questi”.
TERZINI ROSSONERI – “Io penso di giocare con diverse strutture. Possiamo giocare con un terzino bloccato e uno più avanti, dipende dalla struttura e dalla strategia che vogliamo per ogni partita. La cosa positiva è che abbiamo soluzioni per le diverse strutture che vogliamo”.
MORATA – “Non voglio parlare di nomi, sappiamo il giocatore che vogliamo. Abbiamo perso Giroud e se cambiamo lo facciamo per migliorare. L’attaccante deve apportare tanto alla squadra. Sappiamo chi vogliamo e ci stiamo lavorando, penso che lo avremo a breve”.
INFORTUNI – “Non conosco l’entità degli infortuni avuti ma da ieri abbiamo cominciato a parlare con le persone di Milan Lab per lavorare insieme e non avere infortuni. Gli studi mostrano che gli infortuni arrivano perché si giocano tante partite, ma sono fiducioso che non avremo grandi problemi”.
RITORNO IN SERIE A DOPO L’ESPERIENZA A ROMA – “La Serie A è un campionato molto particolare, l’esperienza a Roma è stata molto importante. Sono contesti diversi ma conosco bene l’Italia, gli altri allenatori, le caratteristiche della Serie A e sono prontissimo per iniziare questa avventura”.
CALCIO ITALIANO E MILAN FUTURO – “La Serie A è uno dei campionati più difficili del mondo e con delle caratteristiche proprie. So che c’è preoccupazione di avere più giocatori italiani, credo che in questo momento siamo un esempio creando Milan Futuro. Stiamo preparando molto bene il presente e il futuro del club. Non ho problemi a fare giocare i giovani italiani se hanno coraggio e qualità, penso che qui li abbiamo”.
CONTATTI COL MILAN E PRESENZA DI IBRA – “Zlatan è importante, un riferimento per tutti. Non è importante dire quando abbiamo iniziato a parlare, è stata fondamentale la comunione di idee, quello che posso dare io e quello che la società vuole. Siamo tutti fiduciosi per il presente e per il futuro, perché abbiamo idee comuni”.
FASE DIFENSIVA – “Non c’è un problema individuale, ma collettivo, come si difende. Io voglio una squadra più aggressiva, che fa più pressing, che è più reattiva quando perde palla e che difende più alta. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio per non prendere tanti gol”.
CENTROCAMPO – “Ho un modo di difendere diverso rispetto a quello che si è visto l’anno scorso. In Italia c’è una tendenza a giocare uomo contro uomo. In alcuni momenti possiamo farlo, però non sono un allenatore che vuole farlo in tutto il campo. Questo cambierà l’approccio del mediano, è collegato al modo di difendere”.
OBIETTIVO CHAMPIONS LEAGUE – “Vogliamo andare più avanti possibile, sappiamo che è una competizione difficile. Ovviamente, vogliamo vincere tutte le partite e anche lì avremo l’ambizione di vincere”.
PRIMA STELLA CONQUISTATA DA UN ALLENATORE STRANIERO, LIEDHOLM – “Questa cosa è una motivazione a conquistare la seconda”.
GERRY CARDINALE – “Abbiamo parlato, è stata importante la conversazione avuta. Una delle cose che mi è piaciuta di più è che mi ha detto una cosa importante: il Milan non vuole vincere solo oggi, ma anche domani. C’è un progetto chiaro per il futuro, questo per me è stato importante. Abbiamo dei contatti”.
KALULU – “Può giocare sia centrale che terzino. Sono contento di avere quasi tutti i difensori dall’inizio, perché io parto sempre con la fase difensiva. Manca solo Theo. Importante avere Kalulu che può giocare in più ruoli. Non è un giocatore molto offensivo, ma dipende dalla struttura con cui giochiamo. Mi piace poterlo impiegare in più ruoli”.
VALORIZZARE I GIOCATORI – “Per me è importante vedere che i calciatori crescono lavorando con me. Se li miglioriamo, la squadra migliora. Voglio far progredire tutti”.
VIVERE A MILANELLO, PER ORA – “È il momento di lavorare molto per noi dello staff, non ne abbiamo tanto. Non ho la mia famiglia qui. Normalmente lavoro tante ore, per me è più facile stare là. Con lo staff abbiamo la possibilità di rimanere più ore a lavorare, adesso per me è più pratico vivere lì”.
PASSATO A ROMA E MESSAGGIO AI TIFOSI DEL MILAN – “Milan e Roma sono squadre diverse. Non voglio parlare molto del passato, però Roma non è una piazza facile. Sono stato molto felice lì, ce l’ho nel cuore, ma adesso è il passato. Ai tifosi del Milan dico che voglio sempre avere rispetto per loro, che voglio costruire una squadra di cui essere orgogliosi”.
TIPO DI CENTRAVANTI – “Dipende dai giocatori che abbiamo, dalla struttura con cui vogliamo giocare. Al Lille ho giocato anche senza punta. Sappiamo che negli ultimi 30 metri vogliamo giocare, l’attaccante che vogliamo deve saper giocare senza spazio”.
Le dichiarazioni di Ibrahimovic
MERCATO – “Stiamo studiando, stiamo parlando e non abbiamo fretta. Niente è chiuso. I nostri acquisti arriveranno, lo garantisco. Zirkzee? È passato. Abbiamo un attaccante in mente, non dico il nome. Qualcuno lo portiamo. Per poter portare giocatori devi anche creare spazio. Non vogliamo una rosa di 30 giocatori ma di 23. I nuovi arriveranno ma bisogna creare spazio, non vogliamo che ci siano troppi che non siamo funzionali. Bisogna pensare anche a chi esce e non solo chi entra. E chi entra deve migliorare la squadra, non giusto per. Stiamo studiando per migliorare la rosa in tutte le fasi”.
THEO – “È un giocatore del Milan, sappiamo che è felice qua e la sua famiglia sta bene a Milano. Con il nuovo allenatore avrà più possibilità di giocare come piace a lui. Il gioco sarà costruito anche per lui. Non sono preoccupato”.
BALLO-TOURE E ORIGI – “Origi e Ballo-Touré sono convocati ma saranno nel Milan Futuro perché non fanno parte del progetto della prima squadra”.
INFORTUNI – “Per gli infortuni non è riguarda solo l’allenatore ma abbiamo cambiato qualcosa sul lato medico come società. Non eravamo soddisfatti, sono successe un po’ di cose anche nella parte medica e pensiamo di aver trovato la strada giusta”.
ZIRKZEE – “Deluso mai. Realtà e voce sono due cose diverse. Il procuratore risolve o crea problemi ma in questo caso non è né l’una e né l’altra. Per quello che vogliamo abbiamo un’idea e speriamo entri più veloce possibile”.
AVERE 3 ATTACCANTI – “Bisogna trovare soluzioni per chi non avrà spazio. Mister X, quello che vogliamo, è sicuro. Jovic è nostro. Poi dipenderà dalle situazioni e da cosa vorrà Fonseca. Comunque è possibile che avremo tre attaccanti”.
TIFOSI CRITICI – “Capisco che i tifosi hanno passione e ambizione. Questo è solo uno dei nostri movimenti e strategie. I nostri tifosi vogliono vincere. Oggi non si presentano gli Ultras e lo capisco perché mancano tanti giocatori ma è tutto amore. Noi facciamo questo per soddisfare tifosi. Chi gioca nel Milan, chi allena il Milan, chi lavora nel Milan devono avere ambizione di vincere. Non c’è garanzia ma siamo sulla stessa barca tutti quanti. Abbiamo obiettivo. Miracoli non succedono, Dio ha creato il mondo in sette giorni non in uno, e adesso è il primo”.