Fernando Alonso rischia una mazzata durissima, non gli era mai capitata una cosa del genere nella sua lunga esperienza in Formula 1
L’ultimo weekend iridato a Spielberg, in Austria, non è stato un weekend propriamente da ricordare per Fernando Alonso. Il pilota spagnolo si è presentato al Red Bull Ring raccogliendo un deludente 15esimo posto in qualifica (per la gara della domenica) e un altrettanto deludente 16esimo posto nella Sprint Race del sabato. Poi ha concluso la sua sfortunata parentesi tagliando il traguardo in 18esima posizione, risultato figlio di dieci secondi di penalità ricevuti a causa di un contatto tra la sua Aston Martin e la Stake di Guanyu Zhou nei pressi di curva 3.
Insomma, Fernando Alonso ha certamente vissuto fine settimana migliori nel corso della sua lunga esperienza in Formula 1, condita da due titoli di campione del mondo e da tante battaglie memorabili. Questo 2024 non è stato affatto semplice per lui.
Inoltre, quella che però non aveva mai provato, Nando, è la spiacevole sensazione di essere a rischio squalifica. Il pilota spagnolo sentirà sulla pelle questa, inesorabilmente, di qui a qualche mese. Per quale motivo? La spiegazione è molto semplice.
Formula 1, Fernando Alonso a rischio squalifica: ecco il motivo
La spiegazione è molto semplice e risiede nel fatto che – proprio a causa dell’incidente causato con la vettura di Zhou – Alonso si è visto anche assegnare due “penalty point” sulla super licenza di guida. Nulla di eccessivamente grave, se non fosse che il talentuoso pilota asturiano ne aveva già accumulati diversi nel recente passato e adesso ha quasi raggiunto il limite consentito dal regolamento. Di seguito tutti i dettagli in merito.
Nel dettaglio Alonso ha raggiunto quota otto penalty point, mentre il limite consentito nell’arco di un anno è pari a dodici. Ciò vuol dire che se lo spagnolo dovesse ricevere altri quattro penalty point – per qualsiasi infrazione di cui si renda protagonista – incorrerà automaticamente in una squalifica per la gara successiva.
Un fatto mai verificatosi da quando nel 2014 venne introdotto tale sistema (ideato appunto per costringere i piloti a prestare massima attenzione alle loro azioni in pista), ma non di impossibile realizzazione, come dimostra quanto vi stiamo raccontando. Staremo a vedere se sarà proprio il quasi 43enne di Oviedo ad inaugurare la black list dei cattivi. In tal caso scriverebbe l’ennesima pagina di storia nel mondo dei motori, anche se stavolta in negativo.