Il ritorno di Mattia Caldara, lo sfortunato difensore pronto a tornare in campo con una maglia che lo ha già visto protagonista
Alcuni anni fa, era uno dei giovani difensori più promettenti del calcio italiano. Sembrava lanciato a poter dire la sua anche in Nazionale e nei grandi club, ma le cose, poi, sono andate diversamente. Mattia Caldara ha vissuto una carriera piuttosto sfortunata.
Classe 1994, Caldara era emerso tra i giovani rampanti della prima grande Atalanta di Gasperini, nel 2016/2017. Al debutto in pianta stabile in Serie A si era imposto per le sue abilità come marcatore e trovando anche molto spesso il gol (ben 7 reti nel suo primo campionato). La conferma l’anno successivo gli era valsa la chiamata della Juventus e da lì il passaggio immediato al Milan. Quando la sfortuna ha preso il sopravvento.
Gli infortuni a ripetizione gli hanno impedito di prendersi la scena in rossonero. Sono seguiti svariati prestiti, all’Atalanta, al Venezia e allo Spezia, dove è riuscito a ritrovare un po’ di continuità in campo ma mai più quei livelli di eccellenza intravisti nelle stagioni passate.
La carriera di Caldara, insomma, è un gigantesco “what if”. A 30 anni, ha comunque ancora la possibilità di ritagliarsi delle soddisfazioni. Quest’anno ha concluso il suo contratto con il Milan, rimanendo aggregato alla squadra ma sempre costantemente ai margini. Adesso, il giocatore è a caccia di una nuova sistemazione, per rilanciarsi per la parte finale della sua carriera.
Caldara, chance per ripartire in Serie B: ecco dove
Per lui, potrebbe esserci una possibilità nel campionato di Serie B, in una squadra dove da giovanissimo aveva fatto intravedere le sue doti.
E’ tornato nel campionato cadetto, dopo diverse stagioni di assenza, il Cesena, che ha disputato un torneo da dominatore in terza serie. I romagnoli hanno adesso notevoli ambizioni per il prossimo anno, puntando a essere subito una realtà importante. E per questo mettono nel mirino acquisti di qualità ed esperienza.
Lo svincolato Caldara potrebbe fare al caso dei bianconeri. In Romagna, era stato in prestito in Serie B nella stagione 2015/2016, giocando con continuità e con un buon livello di prestazioni. Chissà che ritornare dove più o meno tutto è iniziato non possa essere per lui la svolta. C’è da augurarlo, a un calciatore che avrebbe meritato molto di più per quelle che erano state le premesse della sua vita calcistica.