Non ha giocato nemmeno un minuto. I tifosi iniziano a preoccuparsi del mancato utilizzo del loro calciatore e il mistero si infittisce
E’ stato un Europeo fin qui agrodolce per i colori rossoneri, ma negli ultimi giorni non si è fatto altro che parlare delle prestazioni di Rafa Leao. L’attaccante portoghese – ormai è diventata una brutta abitudine – è stato aspramente criticato per due gare fin qui disputate da titolare.
Non è stato certamente un inizio esaltante, ma i commenti contro il numero dieci del Milan sono apparsi esagerati, ma non è certo una novità. Leao, d’altronde, è il bersaglio preferito dei tifosi di altre squadre oltre chi dei giornalisti e presunti tali. I sostenitori rossoneri, come il numero 10 del Diavolo, hanno dimostrato di avere le spalle larghe e sanno bene che il loro campione può fare certamente di più, ma le sue prestazioni non sono state così orrende come molti vogliono far credere. Ci sono giocatori che hanno fatto decisamente peggio, ma la critica li sta volutamente ignorando.
Milan, mistero Okafor: nessun minuto con la Svizzera
Meglio prendersela con Leao… Ma se il portoghese non convince, c’è chi sta facendo bene, come Mike Maignan, decisivo sia contro la Repubblica Ceca che contro l‘Olanda. Ha fatto benissimo anche Theo Hernandez, oltre che Tiijani Reijnders, che sta dimostrando tutto il suo valore con la maglia della Nazionale. Infinte c’è Luka Jovic, che come con il Milan sta dimostrando di essere un ottimo jolly in nazionale e ha salvato la Serbia dal ko contro la Slovenia.
C’è però un calciatore che non può essere giudicato, non avendo giocato alcun minuto. Anche ieri i tifosi del Milan erano in attesa di un suo ingresso in campo, ma ne sono rimasti delusi. Noah Okafor, infatti, è stato seduto in panchina per l’intera gara contro la Germania. Era successo lo stesso nel pareggio per 1 a 1 contro la Scozia e nella vittoria contro l’Ungheria. Embolo Ndoye, Rieder e Vargas, Yakin ha praticamente mandato tutti in campo, tranne il milanista.
Un vero e proprio mistero e i sostenitori del Diavolo hanno iniziato a chiedersi perché non ci sia proprio spazio per l’attaccante. Ad oggi la sua convocazione appare, dunque, inspiegabile. E’ vero che Noah Okafor non è stato un titolare del Milan, ma nel corso della stagione in rossonero ha dimostrato di poter dare il proprio contributo alla causa: il classe 2000, così, ha collezionato 36 presenze, per poco più di mille minuti giocati, riuscendo a segnare sei reti e a realizzare tre assist.