Il recente annuncio della Formula 1 fa capire le intenzioni di chi amministra la competizione motoristica: annuncio riguarda in modo particolare le penalità
La Formula 1 si avvia verso il weekend di Barcellona in cui le principali scuderie in lotta per arrivare al primo posto sono speranzose nel far quadrare il cerchio. Il recente Gran premio di Canada, disputatosi a Montreal, ha visto in difficoltà persino la Red Bull, con Max Verstappen che ha vinto la gara grazie al suo inesauribile talento in pista.
Per quanto riguarda le altre, Ferrari e McLaren in primis, si può dire che sia stato un Gp dolce e amaro: dolce per lascuderia britannica, amaro per quella italiana con i ritiri di Leclerc e Sainz a rovinare i piani pattuiti inizialmente.
A Barcellona si cecherà di invertire la rotta, mettendo in piedi i migliori aggiornamenti, ma nel frattempo arrivano le parole di Stefano Domenicali, Ceo di Formula One Group, in merito al possibile cambio di regole circa la penalità da attuare ai piloti in pista.
Sono parole nette e che fanno capire quanto la gestione della F1 sia complicata anche per chi si trova dietro una scrivania a decidere quali regole vanno bene e quali no. Per Stefano Domenicali è stato un inizio Mondiale abbastanza complicato sul piano delle penalità inflitte ai piloti. Egli stesso – nel corso di una intervista a Auto Motor und Sport – ha parlato a chiare lettere di quanto sia necessario semplificare le attuali regole per far si che la F1 diventi meno rigorosa.
L’ex team principale della Ferrari cita, non a caso, il recente Gp di Monaco dove per quasi gran parte della gara i piloti non sono stati in grado di superare i loro collegi davanti a loro. Abbastanza normale per una pista come quella monegasca, ma il problema quest’anno è stata la bandiera rossa al primo giro che ha costretto quasi tutte le monoposto a effettuare subito il loro pit-stop.
“Nessuno capisce il sistema delle penalità, le regole sono in linea generale troppo complicate”, ha detto Domenicali facendo subito capire la sua volontà di snellire quelle che sono le regole base della F1. “Nel mio ruolo devo guardare la F1 con gli occhi di un appassionato, immedesimarmi nel cliente”. Poi annuncia: un Monaco 2024 non dovrebbe esserci mai più: “Dobbiamo prevedere meglio scenari come questo e usare le regole per evitarli”.