Carlos Sainz analizza la sua esperienza in Ferrari e lo fa senza peli sulla lingua: dall’addio al tema gerarchie, ecco le sue considerazioni più calde
Il matrimonio tra Carlos Sainz e la Scuderia Ferrari sta vivendo la sua fase finale. Il pilota spagnolo lascerà Maranello al termine della stagione 2024 per far spazio al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, come ufficializzato dallo stesso Cavallino Rampante nella serata di giovedì 1° febbraio.
Un avvicendamento accolto in maniera contrastante nell’universo Rosso, spaccatosi tra coloro che avrebbero preferito la conferma del figlio d’arte madrileno e coloro che vedono nel britannico l’uomo giusto per riportare in Italia un titolo che ormai manca da oltre quindici anni.
Quali delle due ‘fazioni’ avrà ragione soltanto il tempo – anzi la pista – può dirlo. Quel che è certo, intanto, è che il buon Carlos si troverà a salutare la Ferrari un po’ controvoglia, visto che avrebbe ben volentieri rinnovato il contratto e continuato la sua esperienza tra le fila della gloriosa compagine italiana. Lo ha confessato più volte e lo ha ribadito in una recente intervista rilasciata ai microfoni della tv spagnola Antena 3, durante la quale si è anche soffermato sugli equilibri interni al team con Charles Leclerc.
Sainz, l’addio alla Ferrari e il tema gerarchie: Carlos a cuore aperto
“Non la prendi bene, a nessuno piace essere scaricato“, ha ammesso Sainz chiamato a parlare del suo futuro addio a Maranello. “Per me è stato brutto. Ho avuto delle buone annate alla Ferrari, ma c’era un sette volte campione del mondo, Hamilton, che voleva venire alla Ferrari e non si poteva fare nulla. La prendo con filosofia e cerco di accettare quanto accaduto. La vedo anche come un’opportunità per il futuro, il mio obiettivo resta diventare campione del mondo”, ha poi aggiunto lo spagnolo.
Come vi abbiamo anticipato poc’anzi, il numero 55 della Rossa ha inoltre affrontato il team della convivenza con Leclerc. Nel farlo, ha disegnato un quadro senza utilizzare particolari filtri, confessando anche che in quel di Maranello non manca il caos in determinati frangenti: “C’è sempre stata parità di trattamento, sinceramente non posso lamentarmi del trattamento ricevuto in Ferrari. In ogni squadra ci sono sempre momenti di tensione, puoi pensare che certe volte che avresti potuto ricevere una mano in più e Charles e la Ferrari a loro volta possono pensare che in alcuni momenti avrei potuto fare meglio”, ha spiegato Sainz.
“Il mondo delle corse è così e si volta pagina e si dimentica. Io e Leclerc siamo amici anche lontano dai circuiti e formiamo un’ottima squadra. Se c’è una cosa che funziona particolarmente bene è che noi due piloti andiamo molto d’accordo, vinciamo gare, conquistiamo podi e soprattutto lavoriamo come un team”, ha infine concluso il quasi 30enne iberico.