Il Milan è costretto ad incassare un duro colpo dopo la cessione saltata. Lo stop ferma il mercato dei rossoneri che ora devono rivedere i piani
Il Milan prepara la rivoluzione che andrà in scena nelle prossime settimane. L’organico verrà stravolto, la società metterà a disposizione del nuovo tecnico Paulo Fonseca una squadra del tutto nuova rispetto quella che ha concluso il campionato con Pioli. Proprio il portoghese vuole avere voce in capitolo nella costruzione della nuova squadra che partirà sicuramente dalla scelta di un nuovo attaccante di peso dopo l’addio di Giroud.
A dire il vero i dirigenti meditano di portare almeno due colpi nel reparto avanzato, al di là di cosa farà Jovic che attualmente sembra viaggiare verso la conferma. Comunque vada, in ogni caso, è probabile l’arrivo di un secondo centravanti dopo la scelta del titolare che al momento ha il nome scolpito di Joshua Zirkzee. C’è però un brutto imprevisto che rischia seriamente di complicare le cose in casa rossonera.
Il Milan deve rivedere i piani di mercato: ecco perché
Il duro colpo può mettere un serio freno al mercato in entrata dopo lo stop alla cessione che si è registrata in queste ore. La società rossonera deve ora riformulare il tutto. Ci riferiamo alla situazione intorno a Divock Origi.
L’attaccante classe ’95 è infatti di ritorno a Milanello dopo il prestito nell’ultima stagione al Nottingham Forrest, in Premier League, dove ha raccolto solo 20 presenze e nemmeno una rete. Se possibile ha fatto ancora peggio della sua annata in rossonero, chiusa con 27 presenze e 2 gol. L’intenzione della dirigenza è sicuramente di rimettere in vendita il belga, che non farà parte del progetto di Fonseca. Ma ad oggi non c’è nessuno pronto a scommettere su di lui.
Anche perché di quello si tratta: una vera e propria scommessa. L’ex Liverpool, che bene aveva fatto nei suoi anni in reds, si è perso nelle ultime stagioni e ora, alla soglia dei 30 anni, in pochi sono pronti a puntare su di lui, considerando soprattutto l’alto prezzo dell’ingaggio. Inoltre il Milan non intende svenderlo e regalarlo, avendo un contratto fino al 2026. Andrà trovata una sistemazione prima di poter affondare il colpo per un secondo attaccante, anche perché per la dirigenza meneghina tenere quattro prime punte in organico (compreso Jovic) non è contemplato.
Inoltre, il secondo motivo che frena il mercato in generale anche per gli altri reparti, è che senza ricevere i soldi previsti dalla cessione del belga si ha meno liquidità da poter investire. Per una società che deve ben oculare i costi in entrata in base alle uscite è un problema di non poco conto.