Inchiesta Milan archiviata: fascicolo chiuso

Archiviata l’indagine che riguardava il passaggio di proprietà del club rossonero avvenuto nel 2022: in via Aldo Rossi non c’erano dubbi.

Alcuni degli ultimi cambiamenti di proprietà del Milan hanno fatto un po’ discutere. Prima quello da Fininvest a Yonghong Li avvenuto nell’aprile 2017 e poi quello da Elliott Management a RedBird Capital dell’agosto 2022. Tuttavia, le indagini che sono state compiute in questi anni non hanno portato a riscontrare alcun tipo di reato.

Cessione Milan, indagine archiviata
Milan, notizia positiva dalla Procura FIGC: cosa è successo (Ansa Foto) – MilanLive.it

Nei giorni scorsi il nome di Yonghong Li era rispuntato fuori perché l’ANSA ha rivelato che la Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione l’indagine sull’imprenditore cinese, accusato di false comunicazioni sociali. Dopo le rogatorie e le verifiche bancarie effettuate, sono stati ricostruiti gli assetti patrimoniali e i flussi finanziari che riguardavano l’ex presidente rossonero. Non è stato possibile contestargli alcun reato, visto che ha potuto fare affidamento su consistenti capitali grazie a società di Hong Kong della moglie e ad altre con base alle Isole Cayman o alle Isole Vergini Britanniche. Ora la parola passa al GIP.

Cessione Milan, indagine Elliott-RedBird: le ultime notizie

Sempre dall’agenzia ANSA oggi ha riportato che la Procura della FIGC ha archiviato “allo stato degli atti” il fascicolo aperto sul passaggio del Milan da Elliott a RedBird. L’inchiesta dell’ufficio guidato dal Procuratore Giuseppe Chinè era stata avviata lo scorso marzo, dopo l’acquisizione di parte degli atti della procura della Repubblica di Milano che indaga sull’operazione finanziaria.

Cessione Milan, indagine archiviata
Milan, notizia positiva dalla Procura FIGC: cosa è successo (Ansa Foto) – MilanLive.it

Com’è noto, la procura milanese ha iniziato a indagare sulla compravendita finalizzata ad agosto 2022 per capire se si sia trattato di una “vendita simulata”, con Elliott che in realtà eserciterebbe ancora controllo sul club. Una circostanza assolutamente smentita sia dal fondo guidato da Paul Singer sia da RedBird che dal Milan stesso. La società rossonera si è messa a massima disposizione per fornire ogni chiarimento e finora non è emerso nulla che possa far pensare concretamente a delle irregolarità.

Dei sospetti erano sorti anche dal fatto che Elliott abbia concesso un vendor loan RedBird: il venditore ha prestato soldi al compratore per consentirgli di finalizzare l’affare. Si tratta di circa 560 milioni di euro, poco meno della metà del prezzo pattuito dalle parti per valutare il 99,93% delle quote azionarie. Tuttavia, il vendor loan è una pratica tutt’altro che rara nel mondo finanziario. Il fatto che Elliott abbia prestato soldi a Cardinale non prova assolutamente nulla. Anche lo stesso prezzo di acquisto di quasi 1,2 miliardi euro è finito nel mirino, perché ritenuto eccessivo rispetto a quello che sarebbe stato il valore reale del club. Ma non è comunque una prova di un qualche reato.

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