Alcaraz-Sinner, non c’è pace per i due campioni del momento: l’annuncio ufficiale ha acceso gli animi in men che non si dica.
Sapevamo bene, quando era ancora nell’aria, che la notizia avrebbe diviso i tifosi. E infatti, come ampiamente prevedibile, è successo non appena l’annuncio ufficiale ha fatto il giro del mondo. Credete che l’ascesa di Jannik Sinner al trono abbia messo tutti d’accordo? Ebbene, vi sbagliate di grosso, tanto è vero che nelle ultime ore è questo il discorso che tiene banco, relativo appunto al fatto che l’azzurro possa non meritare del tutto lo status di numero 1.
È la storia più vecchia del mondo: chi la vuole cotta, chi la vuole cruda. Per una grossa fetta di tifosi felice che l’altoatesino abbia realizzato il sogno di una vita, ce n’è un’altra, generosa in egual misura, che perora la causa Carlos Alcaraz. A maggior ragione adesso che lo spagnolo ha conquistato Parigi e completato la “scheda punti” necessaria per portare a casa il Surface Slam, che si conquista vincendo un Major su tutte le superfici.
Sui social, insomma, non si parla d’altro che di questo, ovvero di chi fra i due talentuosissimi fenomeni dell’Atp meriti di più di stare in vetta al ranking. Una sfida destinata ad essere eterna, probabilmente, proprio come quella tra i Big Three. Ogni volta che c’era un cambio al vertice c’era sempre qualcuno pronto ad affermare che Federer ne avesse più diritto di Nadal o che Nadal ne avesse più di Djokovic, e viceversa. Un cane che si morde la coda, per dirla in parole povere.
La rivalità tra Alcaraz e Sinner divide i tifosi
Il confronto su questa tema così ostico non ha coinvolto, ad ogni modo, solo il popolo dei social. Anche Mats Wilander, prima tennista e ora opinionista, ha voluto dare un contributo al dibattito in questione intervenendo all’Equipe.
“Alcaraz ha solo 21 anni e ha dimostrato che non ha bisogno di giocare il miglior tennis per vincere, è il segno del più grande. Le sue chance di vincere altri Slam sono altissime e non per i suoi colpi ma per il suo cervello e il suo coraggio, lui è incredibile. Controlla gli scambi e sembra che il match dipenda sempre da lui. Ha un arsenale immenso e ne sono certo, dopo i Big Three lui è una vera manna per il nostro sport”.
“Essere il numero uno è solo una questione di computer, sono solo dati – ha aggiunto, tirando così una chiarissima stoccata a Jannik – Le persone preferiranno sempre il tennis dal vivo rispetto a una macchina”. Parole che non avranno fatto piacere ai tifosi di Sinner, che pur stimando e rispettando il campione iberico sono convinti che il loro azzurro del cuore sia, ora come ora, il migliore in assoluto.