Campionato in subbuglio, l’annuncio ufficiale rimette tutto in discussione: penalizzazione in arrivo, squadre sotto shock.
Sbagliava chi credeva che, dopo i play-out, tifosi e società potessero finalmente dormire sonni tranquilli, dopo un campionato così movimentato. Il Bari si è salvato in calcio d’angolo, è vero, ma non è decisamente il momento migliore per fare festa. Il club è attanagliato da talmente tanti di quei guai che quello in corso è, con ogni probabilità, uno dei momenti più travagliati che la squadra pugliese abbia mai dovuto affrontare dall’anno della sua fondazione a oggi.
Tante cose stanno accadendo dietro gli spogliatoi, ma per venirne a capo è doveroso sbrogliare prima la matassa e fare un po’ di ordine. Iniziamo col dire, allora, che il polverone del momento, sollevato nelle scorse ore, è quello che riguarda da vicino Nicola Bellomo. Il centrocampista 33enne è il solo della rosa ad essere barese doc: è cresciuto nella città vecchia ed è un po’, se vogliamo, l’Antonio Cassano della città portuale che si affaccia sul Mare Adriatico.
Peccato solo che il calciatore sia finito, come ha rivelato il Fatto Quotidiano, sotto la lente d’ingrandimento della Procura Federale della Figc per un insolito ed anomalo giro di scommesse che avrebbe insospettito, per l’appunto, la Federazione. I fatti nel mirino risalgono alle ore immediatamente precedenti alla partita di ritorno contro la Ternana, nel corso della quale sarebbe accaduto qualcosa di strano.
La Procura federale ha aperto un’indagine a tal proposito, preso atto che poche ore prima del fischio d’inizio di quella partita al Liberati un inaspettato flusso di scommesse avrebbe animato un’agenzia della città di Bari.
Tanti giocatori, stando a quanto ha rivelato il quotidiano diretto da Marco Travaglio, avrebbero scommesso sull’espulsione di Bellomo. Espulsione che, come noto, si sarebbe poi effettivamente verificata, costringendo la Procura della FIGC ad accendere i riflettori sulla gara, grazie alla quale il Bari si era assicurata un’altra stagione in Serie B. Sia il club che il calciatore, adesso, rischiano grosso. A confermarlo è anche l’avvocato Paco D’Onofrio, esperto di diritto sportivo, che ha prospettato a TuttoBari.com i possibili scenari.
“Il codice di giustizia sportiva prevede non soltanto una sanzione per il caso in cui un tesserato effettuasse una scommessa su una partita di calcio, ma anche l’ipotesi più grave consistente nell’aver direttamente contribuito alla realizzazione dell’evento oggetto della scommessa, con atti diretti ad alterare il normale svolgimento della competizione. In questi casi le sanzioni sono particolarmente severe, consistendo in mesi/anni di squalifica per il tesserato direttamente coinvolto e punti di penalizzazione per la società con la quale è tesserato, a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art.30 CGS FIGC“. Le sanzioni, ha sottolineato, non dovrebbero inficiare la stagione in corso, perché la sentenza arriverebbe eventualmente al suo termine, ma ciò non toglie che un vero e proprio terremoto si stia abbattendo sulla squadra barese.