Un ex giocatore rossonero ha raccontato che fu molto complicato dover lasciare il Diavolo: avrebbe voluto rimanere, ma ha dovuto andarsene.
Non è sempre facile lasciare un club al quale sei molto legato e la storia del calcio è fatta di tanti casi di calciatori che sono andati via malvolentieri. Ovviamente, anche al Milan sono capitate situazioni di questo tipo.
Quello di Patrick Cutrone è un caso molto noto. Nell’estate del 2019 fu venduto al Wolverhampton per circa 22 milioni di euro, soldi che furono investiti per comprare Rafael Leao dal Lille. Molti tifosi ricorderanno il volto quasi smarrito dell’attaccante quando si presentò in aeroporto per prendere il volo per l’Inghilterra, era evidente che non avrebbe voluto essere lì. Il suo desiderio era quello di continuare a vestire la maglia rossonera, a cui era molto legato.
L’esperienza inglese di Cutrone non andò benissimo, già a gennaio avvenne il ritorno in Italia con un prestito alla Fiorentina. Anche a Firenze non ha brillato, poi ha avuto altre avventure in prestito con Valencia ed Empoli. Nell’agosto 2022 il trasferimento al Como, nella città in cui è nato. Accettare la Serie B gli ha permesso di rilanciarsi e in questa stagione ha contribuito a una promozione in Serie A che mancava da tanti anni.
Intervistato da Cronache di Spogliatoio, l’attaccante 26enne ha ricordato quando nel 2019 dovette lasciare Milano: “Quando sono andato via dal Milan è stato uno shock. Fu un momento particolare, perché io mi immaginavo ancora lì. È arrivato tutto in un colpo, non è stato semplice da digerire. Ma è il calcio. Avevo 21 anni e stavo andando via dal luogo in cui ero cresciuto. Ero molto legato alla squadra e ai tifosi. Infatti, in tanti mi hanno scritto dopo la promozione col Como“.
Cutrone non rientrava più nel progetto rossonero, fu venduto per fare una plusvalenza e avere delle risorse da reinvestire nel calciomercato in entrata. Un buon affare, soprattutto considerando come sono andate le cose. Nella prossima stagione sarà interessante vedere se il centravanti comasco saprà fare la differenza in Serie A, dimostrando di essere maturato rispetto alle ultime esperienze avute nel massimo campionato italiano.
Certamente sarà particolare tornare a giocare contro il Milan: “Quando uscirà il calendario – ammette – guarderò la data e mi farà uno strano effetto giocare a San Siro, lo stadio più bello del mondo. Non vedo l’ora“.