Il campione svizzero non ha potuto esimersi dal parlare del vecchio rivale, sul quale aleggiano ancora le voci di un imminente ritiro
Meglio di lui, nessuno può capirlo. Come Rafa Nadal fu di conforto a Roger Federer nel giorno più amaro – quel 23 settembre di due anni fa, quando all’O2 Arena di Londra il campione svizzero giocò il suo ultimo match ufficiale proprio in coppia con lo spagnolo – oggi l’elvetico tenta di ripagare l’amico con la stessa moneta. Alimentando la speranza che forse non sia detta ancora l’ultima parola su un ritiro dall’attività agonistica che aleggia sulla testa di Rafa da oltre un anno.
Dopo una battaglia di oltre tre ore, col pubblico del Philippe-Chatrier che ha tentato in tutti i modi di spingere il maiorchino a resistere alle terribili bordate di Sascha Zverev, Nadal ha abdicato. Non senza lottare. Non prima di aver venduto la propria pelle a caro prezzo. Lui che una volta asfaltava gli avversari nel suo terreno di caccia preferito, lunedì 27 maggio si è inchinato al suo avversario in tre set.
Tre parziali lottati, in due dei quali – nel secondo e nel terzo set – era addirittura andato avanti di un break. L’età, la disabitudine ai ritmi infernali imposti dal tedesco hanno poi costretto l’iberico a cedere il servizio, a farsi rimontare, a perdere nonostante si siano visti sprazzi del vecchio Rafa.
Non è bastata la miglior – di gran lunga – versione del mancino di Manacor per allungare il match almeno fino al quarto set. Nadal ha perso ma il pubblico, che non aspettava altro che una cerimonia di commiato stile quella messa in atto alla Caja Magica a Madrid, non ha ricevuto un addio definitivo da parte del campione.
Federer sprona l’amico: “Lo spero davvero”
Intervenuto ai microfoni de ‘L’Equipe’ per commentare il futuro immediato di colui che ha affrontato per ben 40 volte in match ufficiali nel circuito, Federer ha usato parole al miele parlando della situazione di Rafa. Diversa da quella che visse lui in prima persona, ma con alcuni punti di contatto. Non ultimo l’enorme difficoltà nel prendere la decisione di appendere la racchetta al chiodo.
“Ultimamente Rafa si è aperto alle emozioni, ha parlato di come si sente. A partire da quel momento, sai che resta qualche settimana, qualche mese, un anno al massimo“, ha esordito Re Roger.
“Ho sentito molte cose, come che la fine forse sarebbe avvenuta durante questo Roland o dopo i Giochi Olimpici. O che sarebbe rimasto ancora l’anno prossimo, cosa che spero davvero. Io sono sempre stato un suo grande fan, non lo nascondo“, ha concluso il fuoriclasse di Basilea.