C’è odore di rivoluzione in casa Milan: pronto un triplo addio in attacco, la dirigenza è pronta a cambiare l’intero reparto avanzato
La prossima estate sarà rivoluzione per il Milan. La scossa annunciata da qualche mese sta iniziando a sortire i primi effetti con l’addio di Stefano Pioli. Il tecnico dell’ultimo scudetto lascia così i rossoneri dopo cinque anni di trionfi ma anche qualche amarezza. Innegabile come in questo lasso di tempo il club meneghino sia tornato ai vertici del calcio italiano, riprendendosi un posto fisso in Champions League.
Ricordiamo infatti come negli ultimi anni del decennio scorso la qualificazione alla coppa più prestigiosa per club era tutt’altro che scontata, anzi spesso il Milan non solo era finito fuori dalla Champions ma addirittura dall’Europa. Bentornata normalità con Pioli. A quanto pare però non basta.
Nemmeno il secondo posto di questa stagione è bastato agli occhi di dirigenza e tifosi, se conseguito tra alti e bassi. Come se Leao e compagni avessero fatto il compitino, ma di fatto toppando quel salto in avanti. Pesano senza appelli le eliminazioni precoci in Coppa Italia, Champions League ed Europa League. Oltre al non essere mai riusciti a insidiare l’Inter per il titolo, con l’onta dei sette derby consecutivi persi (striscia ancora aperta) e il 5-1 in quello d’andata.
Sarà rivoluzione, oltre alla guida tecnica, anche in diversi reparti della rosa. Come ad esempio l’attacco, dove dei giocatori presenti in rosa non resterà praticamente nessuno. Ci riferiamo prettamente al ruolo di punta, non agli esterni.
Se infatti il futuro dei vari Leao, Pulisic, Okafor e Chukwueze è ancora tutto da definire ma la maggior parte di loro potrebbe restare (occhio soprattutto al faro portoghese), diverso è il discorso per le prime punte. Di Olivier Giroud si è già detto e scritto abbastanza, il suo futuro è noto. Ha salutato tutti dopo la gara con la Salernitana, lasciando il Milan per andare a giocare con i Los Angeles FC. Chiuderà la carriera negli USA. Altri due elementi sono pronti a seguirlo, non avendo convinto la dirigenza.
Ci riferiamo prima di tutto a Luka Jovic. L’ex Real Madrid pur dando segnali di risveglio nel corso della stagione dopo un impatto traumatico con il mondo Milan, non ha convinto più di tanto. Il suo apporto in termini di prestazioni e gol non è mancato quando chiamato in causa, ma nella nuova squadra difficilmente ci sarà spazio per lui. Al pari di Divock Origi, questa stagione in prestito al Nottingham Forrest. Tornerà alla base ma il Milan non ha nessuna intenzione di tenerlo: è già sul mercato. Il team rossonero è già al lavoro per scegliere i nuovi bomber: il sogno è Zirkzee ma costa tanto.