Non sarà Roberto De Zerbi l’allenatore del Milan. La spiegazione è presto data. Ecco le dichiarazioni che non lasciano più dubbi
Roberto De Zerbi difficilmente sarà l’allenatore del Milan. Nonostante l’addio al Brighton il tecnico italiano – come vi abbiamo raccontato in questi giorni – non ha avuto contatti diretti con il club rossonero.
Salvo clamorosi colpi di scena, dunque, sarà un altro l’allenatore del Diavolo. L’ex Sassuolo era certamente un profilo gradito ai tifosi. Non quanto Antonio Conte o Thiago Motta, ma se la scelta fosse ricaduta su di lui non ci sarebbero stati grossi malumori.
Il motivo di non puntare su De Zerbi è presto spiegato. Ci ha pensato Monica Colombo, intervenendo a Radio Rossonera, a fare il punto della situazione: “Secondo me è sempre stato lontano – afferma la giornalista -. Prima la giustificazione era la clausola, perché in effetti 15 milioni erano un ostacolo. Ma poi, parlando con i dirigenti, un po’ si capiva che c’erano delle perplessità legate alla sua maniera totalizzante di vivere la professione un po’ da accentratore. Come se a livello di leadership e personalità fosse una sorta di piccolo Conte. Inteso nell’accezione più negativa del termine: con delle richieste che potevano essere meno tollerabili”.
E tutto adesso lascia pensare che la scelta per il dopo Stefano Pioli sia stata presa. E’ Paulo Fonseca, chiaramente, il candidato a raccogliere l’eredità del tecnico di Parma
“Mi sembra che ormai ci siano pochi dubbi – prosegue Monica Colombo -, a meno di clamorosi colpi di scena a ora non preventivabili. Non sarà semplice per Fonseca, perché all’inizio dovrà vincere dubbi e perplessità dei tifosi. Non si può nascondere il fatto che ci sia un po’ di scetticismo sul suo arrivo. E non potrà che fare meglio rispetto alle aspettative”.
La giornalista, poi, prova a dare una spiegazione sulla scelta di puntare su un allenatore come Fonseca, arrivato quarto in Ligue 1, con il suo Lille: “Ha inciso il fatto di prendere un allenatore giovane con una proposta di gioco gradevole e che non comporti costi eccessivi a livello di ingaggio. Non essendo tra quelli di primissima fascia non ha richieste esorbitanti sul mercato e non essendo un one man show sa collaborare con gli altri dirigenti in società. Ecco che via via sono stati stralciati Conte o De Zerbi”