Arriva un’altra conferma un merito al futuro di un giocatore di proprietà rossonera: ormai non ci sono più dubbi su quello che accadrà.
La stagione 2023/2024 sta per terminare e ci sono delle decisioni che i club sono pronti a prendere per il futuro. C’è chi deve scegliere l’allenatore e chi deve fare delle valutazioni legate al mercato giocatori. Ad esempio, decidere se esercitare o meno dei riscatti.
L’estate scorsa il Milan ha ceduto in prestito con opzione di acquisto due calciatori come Charles De Ketelaere e Alexis Saelemaekers, entrambi protagonisti di una buona stagione. Il primo con l’Atalanta ha totalizzato 14 gol e 9 assist in 48 presenze, rilanciandosi dopo il primo pessimo anno a Milano. Si è anche tolto la soddisfazione di vincere l’Europa League. Il connazionale, invece, ha messo insieme 4 gol e 3 assist in 31 partite dando un contributo alla storica qualificazione in Champions del Bologna.
Milan, confermato il riscatto
Non sembrano esserci dubbi sul fatto che Atalanta e Bologna eserciteranno il loro rispettivo diritto di riscatto. La cessione di De Ketelaere dovrebbe portare al Milan 23 milioni (nell’accordo previsti anche 3-4 milioni di bonus), mentre quella di Saelemaekers circa 10.
Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport ha confermato la permanenza dell’ex Brugge: “Ci piace, sta facendo bene. Andremo avanti insieme“. Il club bergamasco per bocca dell’amministratore delegato Luca Percassi aveva già dichiarato la volontà di comprare il cartellino del giocatore e ora c’è una conferma ulteriore.
De Ketelaere è rinato con la maglia nerazzurra. La “cura” Gasperini gli ha fatto bene, consentendogli di tornare a giocare in un ruolo più consono alle sue caratteristiche e di avere un minutaggio costante. Ovviamente, dovrà confermarsi e crescere nella prossima stagione. Ma per lui è stato importante dimostrare di non essere quello visto al Milan, dove solo a sprazzi aveva fatto intravedere le sue qualità.
Bergamo non è una piazza con le stesse pressioni di Milano, questo lo ha certamente aiutato. E avere un anno di esperienza in Italia è un altro fattore da considerare. Però la chiave è stata anche quella di utilizzarlo nella posizione corretta e di non volerlo adattare trequartista in un 4-2-3-1 con dei compiti che non era in grado di svolgere. Gasperini è stato molto bravo a valorizzarlo e l’Atalanta intende puntarci per il futuro.