Sentire parlare di Michael Schumacher genera sempre un moto di commozione, reazione che tanti hanno per le parole di chi lo conosce bene.
I giovani di oggi non hanno certamente avuto modo di ammirare in prima persona Michael Schumacher. Possono averne apprezzato la grandezza solo attraverso i racconti di nonni e genitori, ma questo non rende certamente meno l’idea dell’impatto che lui ha lasciato nella storia della Formula 1.
Del resto, sette titoli mondiali in carriera non si vincono certamente per caso, dopo il suo addio la Ferrari è riuscita a imporsi solo una volta con Kimi Raikkonen. Da allora è iniziato un digiuno che sta ormai durando troppo a lungo, addirittura dal 2007.
L’auspicio di chi ama la “Rossa” è che questa fase amara possa presto finire, magari proprio con Lewis Hamiton, l’unico ad avere un palmares uguale a quello del tedesco. L’incidente sugli sci di cui è rimasto vittima ormai più dieci anni fa ha contribuito a generare ancora più affetto nei suoi confronti. Per questo non può che essere sempre bello sentire parlare di lui chi ha avuto modo di conoscerlo bene.
È sempre bellissimo ascoltare alcuni dettagli relativi alla personalità dei piloti, che può essere diversa rispetto a come siamo abituat a vederli in pista. Questo può valere anche per chi ha ormai appeso il casco al chiodo come Michael Schumacher, a cui sono ancora legatissimi tanti addetti ai lavori e appassionati.
Non è insolito per gli sportivi provare a delineare a distanza di tempo i campioni che hanno fatto la storia, quelli che si pensa avrebbero potuto dare ancora di più rispetto a quanto fatto. È possibile farlo per ogni disciplina e la Formula 1 non fa accezione.
Questo è quello che ha provato a fare anche Daniel Ricciardo, chiamato in causa per indicare quale potrebbe essere per lui la scuderia “perfetta” nel Circus. Chi lo conosce bene sa come lui sia spesso fuori dalle righe, per alcuni punti di vista lo è stato anche in questa occasione, facendo un nome che potrebbe sembrare inaspettato.
“Ho ammirato Mario Andretti perché ha atto entrambi i campionati, la IndyCar e la F1, diventando campione in entrambi – sono le sue parole riportate da Formula Passion -. Impossibile poi non citare Ayrton Senna o Michael Schumacher, tanti secondo me punterebbero sul brasiliano, per questo io voglio nominare Schumi, secondo me è stato uno dei migliori della storia”.
Chi potrebbe guidare una squadra così stellare? È proprio qui che lui si è lasciato andare a qualcuno a cui forse in pochi potrebbero pensare: Eddie Jordan.