Nuova clamorosa esclusione dalle competizioni europee: un posto in più dal campionato. Ecco tutti i dettagli
È corsa a tre, tra l’Atalanta, la Roma e la Lazio, per aggiungersi alle 4 quattro, Inter, Milan, Juventus e Bologna, che già hanno staccato il pass per la prossima edizione di Champions League.
Numero record, cinque, di squadre italiane che parteciperanno alla più importante e remunerativa delle competizioni sotto l’egida dell’Uefa grazie al primo posto nel ranking Uefa che assegna, appunto, uno slot per la ‘Coppa dalle grandi orecchie’.
Ma non finisce qui. Infatti, le rappresentanti italiane potrebbero addirittura essere sei in quanto potrebbe liberarsi un posto in conseguenza di una nuova esclusione dalle coppe europee.
Nonostante i massicci investimenti sul mercato, un’altra stagione del Chelsea sottotono e al di sotto delle aspettative. Gli uomini di Pochettino, in quest’annata fuori dalle Coppe europee dopo il flop nella scorsa stagione, non sono mai stati in lotta per le posizioni di vertice della Premier League.
E ora a 90 minuti (più recupero) dal termine della Premier i Blues sono impegnati in un duello con il Newcastle per un posto in Conference League. Tuttavia, con una mossa a sorpresa, i londinesi potrebbero decidere di rinunciarvi, in caso di qualificazione, per non incorrere in sanzioni da parte dell’Uefa a causa della violazione di un parametro del Fair Play Finanziario (il superamento del tetto massimo, 40 milioni di euro, di perdite).
In pratica, non presentandosi ai blocchi di partenza di alcuna competizione Uefa il Chelsea eluderebbe eventuali penalità da parte del massimo organismo calcistico d’Europa. “Sarebbe una scelta molto deludente“, ha detto Kieran Maguire, esperto di finanza, interpellato da ‘Football Insider’.
D’altronde, come sottolineato dallo stesso, la Conference League, la meno prestigiosa delle competizioni europee, non ha l’appeal della Champions e nemmeno dell’Europa League: “La Conference League non è una competizione che entusiasma chi fa affari nel calcio. C’è molta distanza rispetto ai ricavi della Champions, ma dal punto di vista di un tifoso la Conference darebbe comunque la possibilità di viaggiare e sostenere la propria squadra e, potenzialmente, di vincere un altro trofeo”.
Dunque, in caso di qualificazione prevarranno le ragioni del club o quelle dei tifosi? Difficile dirlo. Quel che è certo è che non sarebbe una scelta semplice e dall’esito scontato dal momento che il management del Chelsea è conscio che ‘football without fans is nothing‘ (‘il calcio senza i tifosi è nulla’). Ragion per cui Todd Boehly e collaboratori potrebbero optare per la partecipazione per non deludere ulteriormente i loro tifosi scongiurando così che si disaffezionino ai colori del Chelsea.