Zirkzee o Sesko? No, Gianluca Scamacca. Perché il Milan dovrebbe puntare sull’attaccante italiano
A prescindere da quello che sarà il nuovo allenatore, che avrà le sue preferenze, il Milan ha ben chiaro in mente cosa fare sul calciomercato. La priorità assoluta è l’acquisto di un attaccante, rimandato già per troppo tempo. Adesso diventa praticamente d’obbligo con l’addio di Olivier Giroud, prossimo al passaggio in Major League Soccer. Stando alle indiscrezioni di questi giorni, in corsa sembrano esserci due nomi: Benjamin Sesko e Joshua Zirkzee.
L’attaccante del Bologna sembrava essere il preferito dalla dirigenza rossonera. Che lo ha seguito per tutto il corso di questa stagione. Inevitabile viste le prestazioni offerte dall’attaccante olandese. Occhio però al possibile sorpasso, un po’ a sorpresa, di Sesko del Lipsia. Come riportato da diverse fonti, fra cui anche la Gazzetta dello Sport, ci sarebbero contatti avviati con il club tedesco per capire la fattibilità dell’operazione. Il problema è, come nel caso di Zirkzee, il prezzo: entrambi hanno una clausola rescissoria abbastanza alta e, soprattutto, una folta concorrenza con la quale fare i conti. E se fra i due litiganti la spuntasse un terzo?
Scamacca adesso è pronto
La carriera di Gianluca Scamacca sembra aver preso finalmente una svolta grazie alla cura Gasperini. Gli ultimi mesi con l’Atalanta sono stati incredibili: in totale, 17 gol e 5 assist in 38 presenze fra tutte le competizioni. Purtroppo per gli orobici salterà la finale di Coppa Italia contro la Juventus ma oggi ha la possibilità di rifarsi con il raggiungimento della finale di Europa League. Proprio un suo gol a Marsiglia la scorsa settimana permette ai nerazzurri di Bergamo di essere favoriti per l’accesso all’atto conclusivo del torneo.
Un rendimento quello di Scamacca che sta inevitabilmente attirando l’attenzione delle grandi squadre, forse ancora più di quando due anni fa decise di lasciare il Sassuolo. Dopo la stagione negativa al West Ham in Premier League, il ritorno in Italia per 25 milioni di euro all’Atalanta (che ha preferito all’Inter). Mai scelta fu più saggia per la sua carriera. Incontrare sulla propria strada Gasperini è stata la svolta. L’inizio non è stato semplice anche a causa dei tanti problemi fisici, ma adesso è in uno stato di forma incredibile, sia dal punto di vista fisico che mentale. Potrebbe essere la consacrazione definitiva che gli permetterà probabilmente di essere il centravanti titolare dell’Italia al prossimo Europeo in Germania. Ad oggi senza alcun dubbio Scamacca è il miglior attaccante italiano.
Le difficoltà in Inghilterra e il lavoro con Gasperini gli sono serviti per crescere e adesso, a 25 anni, quasi nel pieno della sua maturità, potrebbe essere finalmente pronto per il grande salto. E da qui nasce l’idea: perché il Milan, che ha bisogno di un centravanti sul quale costruire il nuovo ciclo, non può provarci? Certo, trattare con l’Atalanta è tutt’altro che semplice, e i 25 milioni spesi un anno fa adesso sono forse già raddoppiati, ma i rossoneri possono giocarsi il jolly, la carta vincente: Charles de Ketelaere.
La carta De Ketelaere per convincere l’Atalanta
L’Atalanta ha già deciso che riscatterà il belga per 22 milioni. Ad annunciarlo, anche se non direttamente, è stato Percassi prima della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina. “Gli consiglio di tenere la casa a Bergamo, qui si sta molto bene“: un non dico che in realtà dice tutto.
D’altronde, un giocatore con questi numeri non si può non riscattare: 11 gol segnati e 8 assist. Numeri che assumono ancor più valore se consideriamo che il giocatore veniva da una svalutazione tecnica totale dopo il suo anno in rossonero. Gasperini è stato bravissimo a trovargli la posizione giusta, a sostenerlo dal punto di vista psicologico e a dargli fiducia. Una gestione impeccabile che ha ridato al calcio un grande talento. Che ha ancora un lungo percorso da fare prima di considerarsi totalmente recuperato e restare a Bergamo non può fare altro che aiutarlo.
Il riscatto di De Ketelaere è fissato a 22 milioni (che si aggiungono ai 3 milioni che il Milan ha già incassato per il prestito oneroso). Da qui l’idea: i rossoneri potrebbero sfruttare il suo cartellino per abbassare il prezzo di Scamacca e provare a prendere il centravanti che serve. L’italiano è perfetto perché si adatterebbe a qualsiasi allenatore arriverà. Non ha la qualità né la visione di gioco di Zirkzee, ma sa comunque dialogare coi compagni di squadra e fare anche da assist-man. Doti fisiche e balistiche fuori dal comune, poi la cattiveria giusta e la freddezza sotto porta da attaccante vero. Inoltre, ha nel DNA l’acrobazia e il gol capolavoro. Tutte caratteristiche che ricordano Zlatan Ibrahimovic, il suo idolo. Un motivo in più per provare a portarlo a Milanello.