Le ultime sulla panchina del Milan. Il club rossonero è pronto a scegliere la guida tecnica per la prossima stagione: il portoghese in pole
Sarà una settimana calda per il Milan. I tifosi rossoneri attendono novità importanti in merito al nuovo allenatore: la pazienza sta per finire e serve un profilo giusto per far crescere la squadra.
Continuano così le riflessioni in Via Aldo Rossi, con un profilo che da qualche ora è balzato in testa. Stiamo chiaramente parlando di Sergio Conceicao, ma la partita appare ancora aperta.
Per quanto riguarda il tecnico portoghese sono attese novità importanti: come sottolinea La Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, l’ex Lazio e Inter è pronto ad incontrare il numero uno del Porto, Villas Boas, per fare il punto della situazione. L’obiettivo è quello di liberarsi al termine di questa stagione, nonostante un contratto firmato fino al 30 giugno 2028. Ricordiamo, però, che nel contratto – come scrivono in Portogallo – sarebbe presenta una clausola che permetterebbe a Conceicao così come al club di annullare l’accordo.
Il portoghese è un allenatore che trova il gradimento della piazza un po’ come Thiago Motta e Roberto De Zerbi, ma l’affondo sul portoghese non c’è ancora stato.
Resiste così l’idea Fonseca, che contrariamente ai colleghi sopracitati, non è apprezzato particolarmente dai tifosi e il rischio – come sottolinea il giornale – è di rivivere un Lopetegui-bis. Il Milan in questi giorni, dunque, continuerà le sue riflessioni, in attesa di ricevere buone notizie da Oporto.
Mentre i tifosi continuano a sperare ad un clamoroso ribaltone, con una chiamata per Antonio Conte, il club sta guardando anche ad altri profili.
Sergio Conceicao e Fonseca non sono le uniche possibilità. E’ chiaro che non sono da escludere sorprese, ma loro due hanno un vantaggio rispetto alla concorrenza. Attenzione, però, anche a Mark van Bommel, nome caldeggiato da Zlatan Ibrahimović. Ci sarebbero, inoltre, stati contatti per Roberto Martinez e Maurizio Sarri.
Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada, Zlatan Ibrahimović e soprattutto Gerry Cardinale hanno una grande responsabilità. La scelta dell’allenatore non si può sbagliare: i tifosi sono sul piede di guerra e la protesta silenziosa di ieri sera a San Siro potrebbe essere solo l’inizio. Riconquistare i propri sostenitori deve essere, dunque, il primo obiettivo. Vivere da separati in casa sarebbe inammissibile.