Julen Lopetegui ripartirà dalla Premier League: il tecnico è vicino a firmare con il West Ham. Intanto l’allenatore basco racconta il suo metodo
La pista sembra ormai definitivamente tramontata eppure Julen Lopetegui è stato davvero vicino a sedersi sulla panchina del Milan. L’allenatore basco era il prescelto dalla dirigenza rossonera per iniziare un nuovo ciclo dopo l’addio di Stefano Pioli: da Ibrahimovic a Furlani e Moncada, tutti concordi sul nome del tecnico.
La frenata fino alla marcia d’arresto definitiva, si sono verificate negli ultimi giorni forse dettate anche dalla contestazione aperta dei tifosi, dal comunicato emesso dalla Curva Sud, il cuore pulsante del tifo rossonero fino alla petizione online che in pochi giorni ha raccolto più di 10mila firme.
In una lunga intervista rilasciata ad Espn, Lopetegui ha parlato a 360 gradi. “Abbiamo avuto proposte negli ultimi mesi ma abbiamo detto no per diversi motivi – ha spiegato – meglio dire no se non sei convinto. Il nostro obiettivo è restare in Premier League ma vi sono grandi club in Europa e siamo aperti a progetti che ci soddisfano e ci entusiasmano” ha affermato il tecnico.
“Questo tempo – chiaro il riferimento a non allenare – è stato utile per dare spazio alla famiglia perché a volte quel tempo manca in quanto si è allenatori 24 ore al giorno, sette giorni a settimana. Ed a volte hai bisogno di un reset. Nel calcio odierno si deve analizzare tutto con l’obiettivo di costruire basi solire a partire dal precampionato, un punto focale per me”.
Lopetegui, dalle metodologie di lavoro allo studio
Lopetegui ha svelato perché ha accettato l’esperienza ai Wolves. “Erano ultimi a cinque lunghezze dalla penultima ma con la pausa mondiale sapevamo ci sarebbe stato una sorta di precampionato”. Il tecnico ha poi svelato l’approccio all’arrivo in un club. “La prima cosa è presentarti, spiegare ai calciatori le tue idee e cosa vuoi da loro ogni giorno cercando di coinvolgerli. Il rispetto è importante ma si deve guadagnare”.
“Quando, invece, non alleno studio tanto e mi aggiorno. L’agente, invece, analizza le possibili situazioni di panchine traballanti. Quando mi chiama un club – ha aggiunto – può essere che accada perché il ds ti conosce già oppure vuole conoscerti. In questo caso chiede informazioni sulla metodologia o sulla disponibilità. Un ds è fondamentale perché è lui che detta le linee guida della società”.
“Se un ds ti conosce, allora avviene tutto in modo naturale: in caso contrario, vai a fare una presentazione in cui spieghi le tue idee, la metodologia di lavoro. Si parla di progetto ma capita che tecnico e società non vedano allo stesso modo le cose e potresti scoprire che il presidente non la pensi come te oppure che gli acquisti richiesti non vengano presi. Alla fine, però, devi adattarti alla realtà del club con l’obiettivo finale in comune che è quello della vittoria”.
Intanto, come afferma il The Guardian, Lopetegui è sempre più vicino alla panchina del West Ham. Il club londinese a fine stagione si separerà da Moyes ed ha individuato nel tecnico basco il profilo giusto per un nuovo ciclo.