Leggere di buon mattino la prima pagina de La Gazzetta dello Sport non ha fatto piacere a nessun tifoso del Milan
Fra poche ore si scendere in campo per sfidare la Juventus, in un match importante per blindare il secondo posto, in Serie A, ma i sostenitori del Diavolo oggi hanno la testa altrove. Ormai da giorni il loro unico pensiero, infatti, è rivolto all’allenatore.
I rossoneri, d’altronde, hanno dimostrato di avere le idee chiare, sperando di vedere Antonio Conte sulla panchina del Milan. Una speranza che sembra venir meno ogni giorno che passa, sempre più. Il tecnico pugliese rappresenta la scelta migliore per dare un segnale forte alla concorrenza. Con l’ex Tottenham alla guida tutti saprebbero quali sono le reali ambizioni del Milan.
Il tifoso non ha alcuna voglia di fare un nuovo tuffo nel vuoto, di scommettere su un allenatore mediocre che in carriera ha faticato a vincere. Servono certezze per proseguire un progetto, che ha bisogno di un comandante. Serve alzare il livello di una guida che verosimilmente porterà il Diavolo a chiudere la stagione al secondo posto e che reduce da una semifinale di Champions League.
Chi arriverà dovrà dunque essere pronto a vincere. Solo così potrà fare meglio di Stefano Pioli, che nella storia del Milan ci è entrato, conquistando uno Scudetto. Un aspetto questo che non può essere trascurato.
Stamani così nel leggere il nome di Lopetegui come il profilo in pole per prendersi la panchina del Milan in prima pagina sul giornale sportivo più autorevole ha mandato nello sconforto i sostenitori del Diavolo, che ormai da tempo si sono schierati. No a Lopetegui, #Nopetegui, basta farsi un giro sui social per capire come verrebbe presa la scelta di affidarsi davvero allo spagnolo.
Il Milan recente non è abituato alle contestazioni, ma la tifoseria organizzato ha lasciato intendere che le cose potrebbero cambiare presto e Lopetegui non è proprio il nome giusto per far tornare l’entusiasmo. Anzi, il rischio che ci siano per davvero le prime vere contestazioni è una possibilità elevata.
I sostenitori rossoneri, d’altronde, hanno voglia di riempire nuovamente le piazze, ma serve un condottiero di alto livello e non sono solo i tifosi a dirlo. Il Milan – non va dimenticato – non è un gioco, ma per molti cuori rossoneri è una ragione di vita.