Le dichiarazioni dell’ex Milan non lasciano alcun dubbio. La scelta giusta per la panchina del Diavolo porta ad un solo profilo
L’avventura di Stefano Pioli ormai volge al termine. Il tecnico rossonero dopo il ko contro l’Inter e l’eliminazione dall’Europa League vuole provare a chiudere al meglio la stagione, blindando il secondo posto con un risultato positivo contro la Juventus.
Ma nella testa dei tifosi in questi giorni c’è un solo pensiero, quello dell’allenatore. Stamani, su La Gazzetta dello Sport, si fa il punto della situazione su chi raccoglierà l’eredità di Stefano Pioli. Sul quotidiano rosa così Arrigo Sacchi dice la sua sulla nuova guida del Diavolo, consigliando Thiago Motta: “Se l’ambiente è pronto ad accoglierlo con la disponibilità e la pazienza di cui un allenatore ha bisogno, è uno che guarda avanti, che è sintonizzato con i tempi, che va veloce con il pensiero” E’ un allenatore “moderno, europeo e visionario“, prosegue Sacchi.
Thiago Motta, però, appare ormai ad un passo dalla Juventus. Il Milan ha allacciato contatti importanti con l’ex centrocampista nei mesi scorsi, ma l’idea di poter continuare con Stefano Pioli ha raffreddato la pista, permettendo a Cristiano Giuntoli di inserirsi e di fatto di trovare un accordo con lui. Thiago Motta sta facendo davvero bene al Bologna e il sogno Champions League per felsinei sta diventando realtà.
Per l’italo-brasiliano, salvo clamorosi colpi di scena, ci sarà dunque la Juventus. L’unica speranza è che i bianconeri decidano alla fine di tenersi Massimiliano Allegri per motivi economici. Una possibilità che da Torino al momento escludono. Nei prossimi giorni capiremo di certo quali saranno le scelte del Diavolo, ma oggi i profili in cima alla lista sono altri.
Disordine societario
Arrigo Sacchi, nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato anche della dirigenza del Milan. Un po’ come i tifosi, l’ex allenatore non ha ben chiaro chi comandi al Diavolo:
“Non ho ancora capito quale sia la catena di comando – prosegue Sacchi -. I successi partono sempre dal club ma com’è strutturato? Chi decide? Quale politica s’intende perseguire?“. Domande lecite che si pone l’ex allenatore del Milan e che potrebbero avere delle risposte a breve. La scelta della nuova guida, infatti, ci farà capire molte cose. Ci farà capire soprattutto che influenza ha Zlatan Ibrahimović e se conta davvero. Non ci resta che attendere