La conferenza stampa di Stefano Pioli in diretta live alla vigilia di Juventus-Milan, tutte le dichiarazioni dell’allenatore rossonero
E’ stata una settimana complicata per il Milan. I rossoneri dopo il ko nel derby, che ha consegnato lo Scudetto all’Inter, sono chiamati a rialzare la testa.
Domani il Diavolo farà visita alla Juventus di Massimiliano Allegri, con diversi calciatori out. Il tecnico di Parma dovrà, infatti, fare a meno di Fikayo Tomori, Davide Calabria e Theo Hernandez squalificati, oltre dell’infortunato Pierre Kalulu. Stefano Pioli in conferenza stampa, alla vigilia, presenta la sfida contro la Juventus, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. Di seguito tutte le dichiarazioni in diretta.
Le parole di mister Pioli in conferenza
Si comincia dell’importanza sulla partita Juve-Milan: “Deve essere un focus importante, purtroppo anche per i risultati negativi. Il focus è arrivare secondi, cercare di fare bene, tornare a vincere. Sono stati giorni delicati e decisivi”.
L’umore dello spogliatoio: “E’ facile perché non possiamo fermarci ai risultati negativi, alle delusioni date ai nostri tifosi. Dobbiamo avere voglia, riscatto e orgoglio. Lottare fino alla fine, vincere le partite che ci rimangono da qui a fine stagione. Siamo professionisti, soffriamo per questa situazione ma abbiamo il dovere di rialzarci, buttare sul campo le migliori prestazioni possibili”.
Lo stato d’animo dei giocatori: “Dovremo dare il massimo, come fosse l’ultima partita, lottare su ogni pallone con determinazione. La Juve sta bene, ma vogliamo difendere il secondo posto”.
Sulle ultime partite: “Abbiamo dato tutto ma non abbiamo fatto il meglio. L’Inter è la più forte del campionato, noi abbiamo provato a lottare per il vertice dando tutto. Senza riuscire ad alzare il livello di gioco. Non è difficile avere motivazioni in queste 5 partite, dobbiamo dimostrare chi siamo, uscendo da questi 10 giorni difficili”.
I giorni più difficili per Pioli e Leao: “In questi quasi 5 anni ci sono stati momenti molto positivi o molto negativi. Nessuna via di mezzo, quest’ultimo è per me il più doloroso. Vorrei cambiare il risultato del derby dando tutto quello che ho, ma non si può. Fa parte del mio lavoro, dobbiamo dimostrare chi siamo. Leao domani sarà il capitano, la sta vivendo male come tutti noi, non è bello vedere i rivali festeggiare”.
Sulla mancanza di equilibrio: “Aspettiamo la fine del campionato, poi tireremo le somme. C’è del positivo ma anche del negativo. La cosa più evidente è l’uscita dall’Europa League, quel mese in cui abbiamo preso il distacco dall’Inter. Loro sono stati più forti e continui, noi non siamo riusciti a mantenere quel livello. Non solo noi, ma tutte le altre come noi”.
Sul ruolo di Ibrahimovic a Milanello: “Zlatan era qui ieri e l’altro ieri, è sempre vicino, ci dà la maggiore fiducia possibile. Siamo tutti assieme, vinciamo e perdiamo insieme, così come cerchiamo di superare i momenti difficili”.
Come reagirà il Milan dopo la ‘tempesta’: “Deve farlo, è una prova anche questa. Devi dimostrare se vuoi stare ad un certo livello di superare tutte le difficoltà. Una prova difficile per questo gruppo”.
La mancata conferenza dopo il derby: “Credo sia stato un problema di tempistica, scelta dalla società. Se avevo problemi stavo in silenzio stampa fino al termine della stagione”.
Trend positivo contro la Juve: “Conta dare il massimo, essere determinati e dare il più possibile in campo, essere al 100% in tutte le situazioni”.
Okafor e Chukwueze titolari: “Scelgo sempre per essere compatto in fase difensiva e poi sulle caratteristiche dei giocatori. Il piano nel derby ha funzionato fino ad un certo punto, poi subisci gol su palla inattiva e cambia tutto. Loro due stanno bene e sono pronti per giocare, ma le scelte spettano a me”.
Ibra e Theo Hernandez uomini da cui ripartire: “Saranno scelte che dovrà fare il club, sul carisma e le qualità tecniche e umane di Zlatan non c’è bisogno di dire niente. Non posso decidere io, deciderà chi è sopra di me. Ibra ama il Milan, prenderà le decisioni migliori nelle sue mansioni. Theo è fortissimo, può essere importante per il futuro del Milan”.
Adli al posto di Bennacer: “Isma non è al 100% della condizione fisica, contro la Roma non mi aveva soddisfatto del tutto. Yacine nella fase difensiva è attento, più affidabile”.
Sulle espulsioni nel derby per nervi: “Il derby è il derby, c’era tanto in quella partita. Era meglio per domani avere tutti a disposizione, ma non mi sento di rimproverare i ragazzi per questo”.
Le parole di Inzaghi sul Milan: “Lo ringrazio, ma è facile fare i complimenti agli avversari quando vinci. Non ricordo quanti punti l’Inter era sotto al Napoli lo scorso anno. Va alzato il livello, bisognerà lavorare per quello”.
Sui tanti gol subiti in difesa: “Nelle ultime partite abbiamo trovato avversari pronti e bravi a sfruttare i nostri errori, noi non siamo stati altrettanto bravi a sfruttarli”.
Sull’aver sminuito il percorso in Europa e in campionato: “E’ stato un errore non sottolineare il percorso Champions dello scorso anno, non so da cosa sia dipeso, se ho sbagliato io a comunicare. Il fatto che l’Inter abbia vinto lo scudetto, che sempre loro ci hanno eliminato dalla semifinale l’anno scorso, ha un certo peso. Quando vinceva la Juve e noi arrivavamo terzi, quarti, quinti non c’era pressione. Oggi i nostri limiti vengono rimarcati di più, ma se vogliamo alzare il livello dobbiamo crescere, avere spalle larghe e migliorare in quello che l’Inter ha fatto meglio di noi”.
Le caratteristiche della Juventus: “Squadra solida, imprevedibile, tosta, può trovare soluzioni in tante occasioni. Squadra importante”.
Occasione per chi ha giocato meno: “In questo momento non sto pensando di far giocare calciatori per l’anno prossimo, ma solo per vincere le partite, chi mi garantisce il rendimento. Tocca a noi dimostrare come finire la stagione, abbiamo la possibilità di meritarci il secondo posto”.