Ariedo Braida è tornato a parlare di Milan, e stavolta ha messo al centro il tema dirigenziale del club. A suo dire, sono state fatte delle scelte sbagliate.
Il nuovo Milan, quello che vediamo da una stagione a questa parte, sta riscuotendo consensi e dissensi. Se è vero che il mercato ha fatto felici la maggioranza dei tifosi, con 130 milioni spesi e tanti ottimi giocatori arrivati a Milanello, è altrettanto vero che i risultati sul campo non hanno ripagato per quanto ci si aspettava. Lo dicono i fatti e soprattutto il momento attuale. Il Milan ha fallito ogni obiettivo, se non uno soltanto. Fuori dalla Champions League, dalla Coppa Italia, dall’Europa League e dalla lotta Scudetto (nettamente in anticipo), non gli resta che difendere il secondo posto in classifica.
Insomma, c’è una certa delusione tra i tifosi, che proprio in seguito al mercato estivo si aspettavano un’altra stagione dalla squadra di Stefano Pioli. Per non parlare proprio della marea di critiche piovute sull’allenatore, e di conseguenza sulla nuova società che ha deciso di confermarlo in estate. E nel mezzo della baraonda non possono che inserirsi le polemiche per i licenziamenti di Paolo Maldini e Frederic Massara, due che avevano enormemente contribuito a fare di nuovo grande il Milan negli ultimi anni.
RedBird ci ha tenuto a reinserire una nuova figura, quella di Zlatan Ibrahimovic, per sopperire soprattutto all’assenza di Paolo Maldini, quello che per anni ha fatto da collante perfetto tra società, squadra e tifosi. Dallo svedese ci si aspetta molto adesso, soprattutto sulla scelta del nuovo allenatore, ma la sensazione è che Maldini non smetterà mai di essere rimpianto dai tifosi. E in tal senso arrivano delle dichiarazioni di Ariedo Braida, che ha posto un punto esclamativo sulla questione.
Braida a muso duro: “Queste sono questioni chiave”
Insomma, secondo molti, al Milan molto dell’ottimo lavoro fatto negli ultimi anni è andato totalmente perso con l’addio di Paolo Maldini. La bandiera rossonera, questo è il pensiero generale, aveva creato senso di coesione e unità d’intenti all’interno del club e della squadra. Fattori essenziali per far bene e per rendere una squadra davvero vincente nel tempo. È proprio questo che sta mancando al Milan e che ha fatto crollare il gruppo nel baratro per lunghi tratti della stagione?
Ariedo Braida, uno che il Milan e il suo ambiente lo conosce molto bene, intervistato a La Stampa ha detto la sua sulla questione. L’ex DT e DS rossonero ha un pensiero preciso sullo stravolgimento dirigenziale che c’è stato al Milan la scorsa estate: “Paolo Maldini con Massara era diventato un punto di riferimento. Rappresenta la storia del Milan. Sembrano fattori impalpabili, invece sono questioni chiave. Fa specie vedere che non è più lì chi capisce di calcio”.