Tuttosport – Perché Conte non arriverà al Milan: è una decisione dei rossoneri

Il Milan sembra aver escluso l’arrivo di Antonio Conte sulla propria panchina. Un rifiuto che parte da scelte tecniche specifiche.

Sono settimane, anzi mesi, che la panchina del Milan è considerata un rebus in prospettiva futura. L’attuale allenatore in carica Stefano Pioli, nonostante un altro anno di contratto in essere, è sempre sotto la lente di ingrandimento. Tutt’altro che scontata la conferma del tecnico emiliano per il 2025.

Conte, difficile approdo al Milan
Si allontana la candidatura di Antonio Conte per il Milan (Ansa) – Milanlive.it

Tutto dipenderà dai risultati di questo finale di stagione. Ma c’è il forte presentimento che il Milan si stia muovendo per reperire un’alternativa, un tecnico che possa dare una sterzata al progetto sportivo, magari con un profilo più internazionale e vincente. Un profilo in particolare sembrava poter fare al caso dei rossoneri.

Ovvero quello di Antonio Conte, l’ex commissario tecnico della Nazionale italiana e già più volte trionfatore in campionato. Conte ha vinto sulle panchine di Juventus, Inter e Chelsea e vuole ritornare nel calcio che conta dopo un anno sabbatico, trascorso ad osservare i top club e ad attendere la chiamata dal progetto più intrigante.

Il profilo di Conte non fa al caso del progetto RedBird

Conte come nuovo allenatore del Milan poteva essere una soluzione ideale per tutti. I rossoneri si sarebbero assicurati uno dei tecnici con maggiore carisma del calcio italiano ed europeo. Il salentino invece avrebbe ricominciato da un club di prima fascia, pronto a puntare subito a traguardi importanti.

Conte, le rivelazione sulla prossima panchina dal suo ex vice
Conte, difficile il suo approdo al Milan (LaPresse) – MilanLive.it

Ma vi sono fattori che evidentemente influiscono in modo negativo sulla scelta. Infatti, secondo le indiscrezioni di Tuttosport, fanno intendere come la proprietà RedBird non consideri Conte il profilo ideale. In particolare per un motivo: l’ex c.t. viene indicato come poco propenso a lavorare con il team dirigenziale e anche poco disposto ad ‘accontentarsi’ delle scelte societarie.

Effettivamente Conte ha sempre dimostrato in carriera di essere un allenatore poco aziendalista e propenso ad accettare i poteri dell’area tecnica su di sé, anche nelle scelte di mercato. Ha spesso spinto per avere con sé calciatori già pronti e scommesso poco sui giovani talenti. Cosa che invece il Milan intende fare, visto il progetto a medio-lungo termine indicato da Cardinale e soci.

L’ex Juve e Inter si allontana così dalla possibilità di allenare il Milan, mentre sta cominciando ad ascoltare le proposte del Napoli e di Aurelio De Laurentiis. I rossoneri invece, qualora la posizione di Pioli diventasse compromessa, dovranno optare per un tecnico giovane, ricco di idee e soprattutto a suo agio nel lavorare con giovani di prospettiva.

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